Lazio, Marchetti: "Baroni ha smentito tutti. Provedel? Ci sono annate e annate..."

20.02.2025 13:00 di  Jessica Reatini  Twitter:    vedi letture
Lazio, Marchetti: "Baroni ha smentito tutti. Provedel? Ci sono annate e annate..."
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© foto di Federico Gaetano

Federico Marchetti sta vivendo una seconda giovinezza a Malta ma non ha mai dimenticato i suoi anni trascorsi nella Capitale con la maglia della Lazio, sicuramente tra i più importanti della sua carriera. Intervenuto ai microfoni di Radiosei il portiere ha toccato tantissimi temi parlando dell'operato di Baroni e anche del momento di Ivan Provedel.

LAZIO - "Seguo la Serie A, in primis la Lazio. Campionato sopra alle aspettative quello dei biancocelesti. Sapevo che il mister era molto preparato, chiaramente questa è una piazza importante e per lui è la prima volta in un club superiore rispetto agli altri che aveva allenato. C’erano quindi dubbi su di lui, ma ha dimostrato subito di essersi integrato alla grande e poi ha fatto parlare il campo. Ha smentito tutti con lavoro e umiltà, complimenti a lui, ha dimostrato di essere un tecnico che può stare in un grande club".

PROVEDEL - "Ci sono annate e annate. Il nostro è un ruolo particolare, che vive di andamento di squadra e episodi. La sua annata non è fortunata. Vedo i gol che prende la Lazio, ci sono state molte situazioni borderline. Io da fuori possono solo dire che ha la mia stima, con il lavoro si è meritato la maglia da titolare. Ha abituato forse tutti troppo bene, ora sta vivendo un po’ di difficoltà, ma se si allena bene ed è positivo io non vedo motivi per cambiare. La vedo così, è rispetto. Se invece non la sta vivendo bene questa situazione, un po’ di riposo potrebbe rigenerarlo. Questo mi sento di dire da collega. Un messaggio per lui? Ivan, sei forte, devi stare tranquillo. Pensa a lavorare che tutto si sistema".

RICORDI - "26 maggio 2013? Il momento più alto della mia storia alla Lazio. Abbiamo scritto la storia, sono ricordi stupendi, indelebili, che porto sempre dentro. La nostra base è su Roma, torno spesso, e sentire l’affetto dopo 10 anni fa molto piacere, è un orgoglio. La maglia di Lulic? Era un talismano, la portavo sotto alla mia quando giocavo. Quando torno allo stadio a vedere la Lazio la metto".