Lazio, il Nocciolinaro smuove il Coni: potrebbe tornare all'Olimpico

AGGIORNAMENTO ORE 19:15 - Dopo la mobilitazione via social dei tifosi di Lazio e Roma, sia i club che il Coni avrebbero aperto uno spiraglio per il ritorno allo stadio Olimpico del "Nocciolinaro". L'appello e l'affetto delle due tifoserie infatti è diventato virale nel giro di pochissime ore, tanto da portare la questione direttamente ai vertici che gestiscono lo stadio. Per il Coni, così come per Lazio e Roma, non ci sarebbe alcun problema nel far continuare a svolgere il proprio lavoro a Rolando (sembra che si chiami così), e quindi ci si aspetta che gli venga dato il via libera per l'accesso alle curve. La conferma di tale decisione però arriverà solo domenica, quando a Lazio - Atalanta la sua possibile presenza in Curva Nord potrebbe porre il lieto fine a questa storia.
Niente più "Nocciolinaro" all'Olimpico. Lo storico rivenditore di noccioline che animava gli spalti dell'impianto romano, durante le partite di Lazio e Roma, rischia di restare fuori per sempre. Il motivo: una licenza mai presa e mai richiesta, finora. Nessuno, quando entrava allo stadio con il suo abbonamento - i suoi abbonamenti, per dirla tutta, dato che ne aveva sottoscritto uno per le partite casalinghe della Lazio e uno per la Roma -, gli aveva mai chiesto di esibire un permesso. Lo storico "baffo" faceva su e giù per gli spalti, vendeva le sue noccioline, conservava i soldi nei calzini per evitare di perderli. E mentre, sul web, i tifosi di entrambe le squadre insorgono ("ma fatelo lavorare", "che male può fare?"), la licenza che da un mesetto a questa parte gli è stata richiesta potrebbe lasciare il Nocciolinaro fuori dallo stadio per sempre.
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