Giletti: "La Lazio è pericolosa. Lotito? Qualche uscita la poteva risparmiare, ma..."
Massimo Giletti, ospite a Radio Laziale, ha espresso le sue sensazioni sul big match tra Juventus e Lazio. Le parole del conduttore: “La pausa delle Nazionali ogni tanto dà ogni tanto toglie, quindi c’è anche questa incognita. Credo che la Lazio sia pericolosa, la vedo compatta e si sostengono tutti. Questa cura di Baroni funziona, vediamo quanto la Juve pagherà. La Lazio è fortunata perché troverà una Juve in emergenza assoluta, sarà un’occasione importante. L’assenza più pesante? Oggi il problema è che non hai l’ala destra, Conceicao più di altri perché Koopmeiners lo puoi sostituire. Una Juve incrostata, ma queste partite vanno vinte comunque perché valgono tanti punti. La Lazio trova il gol con molti componenti, significa che ha il gioco”.
"Lazio inclusa nella corsa tra le prime quattro? Dipende dal Milan e dall'Atalanta. Quest'ultima è cambiata molto, ha perso Scamacca e Koopmeiners. La Lazio ha un grande pubblico e in questo momento una continuità di risultato che le permette di portare a casa partite anche quando non brilla. Niente è impossibile, la vedo sicuro tra le prime sei. Ha trovato Dia che faceva molto bene a Salerno, è stata una scelta interessante davanti. Se Isaksen cresce e il resto si conferma, è una squadra che ha potenziale. Un conto allenare il Verona e un conto la Lazio, è difficile per Baroni ma probabilmente Lotito gli garantisce anche una certa tranquillità di lavoro perché crede nell'allenatore".
"Lotito? Si fa molta ironia su di lui, può avere metodi burberi e qualche uscita che si poteva risparmiare. Ha preso una squadra che sappiamo tutti dov'era quando è arrivato lui e se non fosse arrivato non si sa dove sarebbe finita. Fa della Lazio la squadra più vincente degli ultimi anni, la Roma non li vede manco di striscio i successi che ha raggiunto la Lazio. Faccio una critica nel momento in cui era riuscita a entrare in Champions perché avrebbe dovuto fare acquisti veri che avrebbero consentito il salto di qualità. Per me però è un grande presidente".
"Sarri alla Lazio? È un uomo che vive di calcio, totalmente. L'ho conosciuto alla Juve. È un uomo non semplice nel rapporto interpersonale, le sue idee le porta avanti e forse ha pagato alla Juve il fatto di lavorare con giocatori di livello altissimo che forse non accettavano le linee guida e il credo calcistico di Sarri. So che all'interno della Lazio ci sono state spaccature con i giocatori, questo è il tallone d'Achille".