Filisetti, un tuffo nel passato: "Lorenzo un asino, Fiorini grande persona"
Tra gli eroi della Lazio del -9 sicuramente non è tra i più celebrati. Eppure il contributo di Daniele Filisetti non va certo dimenticato. Robusto terzino ha militato nella Lazio per quattro stagioni, collezionando 73 presenze con la maglia biancoceleste. Oggi è intervenuto a Lazio Style Radio 100.7, ricordando con toni entusiasti la sua esperienza tra le fila del club biancoceleste: “Sono stati anni fantastici quelli passati con la Lazio. Arrivare a Roma era già una grande vittoria considerando che venivo da una piazza più piccola come quella di Bergamo. I giocatori ai giorni nostri sono molto più veloci e fisicamente più dotati ma vedo tantissimi errori tecnici e tattici che ai miei tempi non erano contemplati. In quegli anni, marcando a uomo si doveva anche modificare il modo di giocare perché ogni domenica avevi di fronte attaccanti diversi da tenere d’occhio. Ho tentato di Marcare Maradona (ride ndr) ma con poco successo. Il giocatore argentino non si può spiegare, lo si può capire soltanto chi l’ha visto e marcato come me. Una delle più grandi soddisfazioni è stata quella di essere rimasto nel cuore della gente soprattutto in seguito all’impresa dei -9".
Nella sua carriera biancoceleste è stato compagno di squadra di tanti grandi giocatori: “C’erano grandissimi giocatori come Giordano e Manfredonia, Laudrup che non è mai riuscito a dimostrare durante le partite domenicali quello che era capace di fare durante gli allenamenti. Su Joao Batista posso dire che era un buon giocatore ma io non concepivo l’idea di come lui portasse avanti la sua vita privata”. I giocatori di valore c’erano, ma la Lazio faticava a raggiungere posizioni di prestigio: “Una delle difficoltà di quel periodo, a mio parere, è stata anche quella di avere un allenatore asino come Lorenzo incapace di gestire una squadra“.
Il tono cambia completamente e la sua voce si fa più fioca, quando ricorda Giuliano Fiorini: “Per me Giuliano è stato un vero amico ed una grande persona; abbiamo passato molto tempo insieme anche dopo il periodo della Lazio perché andammo a giocare insieme anche a Venezia. I ricordi che ho di lui fanno parte del mio cuore e preferisco non svelarli”. Immancabile la domanda sulla decisiva partita con il Vicenza e sui drammatici spareggi di Napoli con Campobasso e Taranto: “Sono partite che non puoi perdere e sono momenti in cui un giocatore impara tanto come persona perché ci si rende conto di aver superato i propri limiti fisici e psichici".
Chiusura con un aneddoto divertente. Filisetti fu fatto dimagrire di 5kg su ordine di Lorenzo per marcare l’attaccante dell’Atalanta Trevor Francis: “In quell’occasione dovetti dimagrire più di 5 Kg senza mangiare per molti giorni tanto da svenire alla fine del primo tempo di quella partita. Sono sempre stato abituato ad osservare qualsiasi cosa che diceva il mio allenatore nel bene e nel male. In quel momento Lorenzo ha fatto il cogl…. ed io obbedii”.