Lazio, la storia di Bruto Seghettini: l'uomo che (da Nizza) portò il calcio a Roma
Il legame con Nizza, invece, ha radici ancor più profonde, addirittura risalenti a quando la Lazio ancora non era stata fondata. Come ricorda Il Cuoio sul Corriere dello Sport, infatti, il primo allenatore della storia biancoceleste Bruto Seghettini, era nato a Nizza nel lontanissimo 1881. Era il 1901 quando, nata da uno solo anno la Lazio, a Roma approdò un ragazzo con un pallone da 'football'. Avendo già praticato questo sport nel Racing Club de Paris, decide di portarlo con sé in un Paese che lo sta ancora scoprendo. Si trasferisce quindi a Roma per seguire il padre, italiano, e la madre, francese, che avevano deciso di spostare nella Capitale la loro attività di sartoria. Bruto Seghettini scopre che in occasione dei Ludi Sportivi al Secolo Nascente, si sta organizzando un torneo di calcio al Velodromo "Roma" al Salario. Venuto a sapere che alcuni soci sportivi della Lazio si erano iscritti per altre discipline sportive, Bruto decide di far visita alla sede della Polisportiva più antica d'Europa e porta con sé quell'oggetto che presto né farà la storia. I laziali sono subito incuriositi dal nuovo sport, scelgono di puntarci per sensazione e sentimento, iscrivendosi così a pochi giorni dall'inizio alla competizione calcistica.
IL PRIMO TORNEO DI FOOT-BALL DELLA LAZIO - Sono previste tre gare complessive, con tre società iscritte tra le quali, oltre la Lazio, ci sono la Veloce e Forza e Coraggio. Il calcio dell'epoca era molto diverso da quello di oggi, sottolinea il Cuoio. La pratica sportiva consisteva in alcuni esercizi ginnici, con il pallone visto più come un attrezzo. Nel corso della prima gara, che vede la Lazio contro Forza e Coraggio, gli avversari si ritirano a causa di un infortunio, lasciando alla Veloce il compito di contendere ai biancocelesti, che avevano avuto solo pochi giorni per imparare questo nuovo sport, il titolo di campione. A vincere sono gli avversari per 2-1, ma la Lazio si metterà in mostra con una performance da applausi che spingerà Seghettini a restare 'sulla panchina' del club e alla Lazio di continuare a praticare lo sport del 'foot-ball'.
L'ULTIMA VOLTA DI SEGHETTINI - Per Seghettini ci sarà l'occasione anche di prendere parte ad altre attività sportive, come alla marcia d'allenamento per l'Audax di 50 km. Questo, per lo meno, fino al 1904. L'ultima notizia su Bruto Seghettini risale al 1° ottobre di quell'anno, giorno in cui viene organizzato un torneo sportivo per aiutare i terremotati della Calabria. Tra le tante attività c'erano anche calcio, gare ciclo-motoristiche, podistiche e water polo. La Lazio calcio era divisa in due squadre: quella bianca e quella celeste, in cui risultava - per l'ultima volta in un tabellino - Bruto Seghettini. Di quel giorno si sanno i nomi delle componenti delle due formazioni, ma si sa anche che erano le uniche iscritte al torneo, visto il ritiro delle avversarie timorose di affrontare i bianco-celesti e subite una sconfitta umiliante.