Irene: "La laurea e poi la Lazio all'Olimpico: vi racconto la mia giornata"

ESCLUSIVA LALAZIOSIAMONOI - La Lazio è sotto contro il Viktoria Plzen, ma ci crede e colleziona corner. E' il 76' quando le telecamere pescano in Monte Mario una ragazza concentrata che guarda il campo. Occhi verdi e sguardo attento, ma il dettaglio che ha catturato l'attenzione di tutti è quella corona di alloro in testa. Un chiaro segnale di una laurea appena conseguita che non ha però impedito alla ragazza di volare all'Olimpico per incitare i propri beniamini. La ragazza in questione si chiama Irene e l'abbiamo rintracciata per un'intervista esclusiva in cui ci ha raccontato una storia che solo una tifosa della Lazio poteva vivere. Una storia incredibile quella della 25enne che abbonata in Curva Nord si è trovata in una situazione irreale. "Ti sei appena laureata, ma la Lazio è più importante" è il titolo del suo video che sta diventando virale su Tik Tok. Irene ci racconta la sua storia iniziando dai giorni che hanno preceduto la discussione.
"In Sapienza le date delle lauree te le dicono proprio all'ultimo e fino alla fine sono stata indecisa. I biglietti erano già usciti e io, abbonata in Curva Nord, non lo avevo preso non sapendo date orari e tutto quando. Mio padre, invece, aveva già il biglietto in tribuna. Ho aspettato e alla fine sono andata in Monte Mario con papà. Ho perso la coreografia iniziale e la partita era cominciata da 5 minuti, ma ne è valsa comunque la pena" ci racconta ancora piena di entusiasmo. Irene ci fa rivivere con lei la giornata vissuta: "Mi sono laureata ieri pomeriggio in Diritto ed Economia dell’Unione Europea. Sono arrivata in università alle 14 e ho chiesto subito quale fosse l'ordine. Nessuno sapeva rispondermi, ho aspettato tanto e alla fine sono stata l’ultima. Alle 16:40 ho discusso e dopo c’è stata la proclamazione. Abbiamo fatto le foto, stappato una bottiglia e poi mio padre mi ha chiesto cosa avessi deciso. Io non sapevo che cosa fare così lui intanto è andato avanti. Io poi ho deciso di andare allo stadio e sono andata allo stadio in taxi con mia cugina e il ragazzo che erano in distinti e io ho preso il biglietto in tribuna con papà. Ho lasciato tutti lì e sono scappata allo stadio, festeggio stasera perché non potevo perdermi la partita".
La gara con il Plzen è complicata e la Lazio soffre insieme ai suoi tifosi. Anche Irene sugli spalti è un fascio di nervi: "Ero agitatissima, vedevo la partita e nel primo tempo abbiamo sofferto. Poi siamo andati sotto e dicevo dobbiamo fare almeno un gol non mi possono rovinare questa giornata". La Lazio conquista un calcio d'angolo e le telecamere inquadrano sugli spalti Irene: "Ero concentratissima e poi sono esplosa di gioia al gol di Romagnoli. Poi avevo il cellulare scarico, ma hanno chiamato mio padre per dirci che mi avevano inquadrata. Poi quando ho riacceso il cellulare sono stata invasa di messaggi di amici, parenti e conoscenti. In tanti mi hanno detto che porto fortuna anche perché dieci secondi dopo che mi hanno inquadrato abbiamo segnato. Qualcun altro mi ha detto di cambiare settore e di andare sempre con mio padre in tribuna (ride, ndr)".
Inevitabile pensare alla storia di Marta prima della finale di Budapest della Roma con il Siviglia. La ragazza che in radio disse che il padre non voleva andare alla sua laurea per andare a seguire la squadra giallorossa nella finale in Ungheria. "La vera Marta sono io, anche se non era una finale. Mio padre alla laurea è venuto, poi è volato allo stadio ma alla fine ho fatto lo stesso". La neo laureata ci parla anche della Lazio di oggi: "Bisogna ringraziare Romagnoli che ha fatto tre gol in una settimana. Abbiamo sofferto fino all'ultimo minuto ma è ancora più bello. Stiamo vivendo un piccolo calo, ma sono fiduciosa e speranzosa. Siamo un po' stanchi, ma ora c'è la sosta speriamo di recuperare. Europa League? Non diciamo niente e usiamo la scaramanzia, ma le emozioni come quelle di ieri sera sono bellissime".
© RIPRODUZIONE RISERVATA - La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge.