Calciomercato Lazio | Ibrahimovic c'è, ora altri due colpi: i piani del club
CALCIOMERCATO LAZIO - La Lazio accoglie Ibrahimovic, ma continua a lavorare per rinforzare la rosa di Baroni. Fabiani non si fermerà, dunque, al classe 2005 prelevato dal Bayern Monaco. Ibrahimovic, a Formello, viene considerato un centrocampista di qualità, un giocatore che può giocare trequartista, ma anche mezzala offensiva, insomma quello che nelle idee iniziali doveva essere Gaetano Castrovilli. L’ex Fiorentina, però, non ha mai convinto Baroni che l’ha escluso anche dalla gara con il Como, con il centrocampo e la trequarti in piena emergenza. Chiaro ormai che quella relativa a Castrovilli sia una scommessa persa. Il giocatore non ha chiesto la cessione, aprirebbe all’addio se arrivasse un’offerta congrua dal punto di vista dell’ingaggio, da una squadra che gli permettesse di trovare spazio e minutaggio, ma per ora nessuno s’è affacciato con convinzione. L’altra ipotesi è l’esclusione dalla lista Serie A, per permettere al club di tesserare un over 22.
CESSIONI - Ibrahimovic, dunque, è stato acquistato proprio per occupare lo slot tecnico che doveva essere di Castrovilli e che invece a oggi è rimasto sempre scoperto, considerando il bottino di minuti minimo messo insieme dal classe ’97. In uscita, oltre a Castrovilli, c’è anche Toma Basic, ma il croato ha uno stipendio da 1,4 milioni annui, un aspetto che finora ha frenato ogni trattativa. La Lazio e l’entourage sono a lavoro per trovare una soluzione, con Lotito che vorrebbe piazzare Basic in prestito con obbligo di riscatto. Difficile. In stand-by, invece, l’addio di Hysaj. L’infortunio di Lazzari (ne avrà per un mese) blocca l’addio dell’albanese che, dovesse andar via, lo farebbe solo a ridosso della chiusura del mercato, fissata alla mezzanotte del 3 febbraio. Nessuna cessione, invece, per Gustav Isaksen, a meno che a Formello non arrivino proposte allettanti, poco inferiori ai 20 milioni (bonus compresi).
CENTROCAMPO - La Lazio deve fare i conti con i paletti imposti dall’indice di liquidità, è un tormento perenne del mercato biancoceleste. Fabiani lavora, però, a un altro centrocampista e anche a un difensore. Per la mediana non è ancora tramontata la pista che porta a Jacopo Fazzini, nonostante i rapporti tra Lotito e Corsi a oggi siano piuttosto freddi. La Lazio non ha ritoccato la propria offerta, non può farlo, a meno di improvvise sterzate del mercato in uscita, spera che da Empoli arrivino segnali di disgelo. Occhio a Payero, altro elemento che intriga, ma che l’Udinese per ora non libera. Resta in corsa Cesare Casadei, ma il Chelsea vorrebbe cederlo a titolo definitivo e incassare circa 15 milioni di euro. Non è mai decollata la candidatura di Prati. Ci sono poi soluzioni all’estero e sulle quali Fabiani lavora a fari spenti, ma non si tratta di Ponceau del Lorient che rimarrà in Bretagna fino al termine della stagione. Così come Andy Diouf che il Lens non libera prima dell'estate.
DIFESA - Non solo centrocampisti, un innesto è possibile anche in difesa. Patric ha problemi al tendine della caviglia, le sue condizioni sono da valutare, il rientro può slittare di diverse settimane, per questo si può anticipare un acquisto che era stato pensato per l’estate. È spuntato il nome di Kike Salas del Siviglia, è un classe 2002, è un centrale che può adattarsi anche da terzino, ha una clausola rescissoria da 7 milioni, ma la Lazio può proporre solo il prestito gratuito con opzione di riscatto. Resta in piedi la pista legata a Daniele Ghilardi, anche se meno calda rispetto a qualche giorno fa, col Verona che chiede tra 8 e 10 milioni. Un difensore e un centrocampista per Baroni, il mercato della Lazio non è chiuso.