Lazio, anno zero e Baroni: sarà la sorpresa della stagione?

16.08.2024 08:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Lazio, anno zero e Baroni: sarà la sorpresa della stagione?

Esiste grande curiosità per capire come si comporterà la Lazio nella stagione 2024-2025. Per i biancocelesti, infatti, si tratta di una sorta di anno zero, poiché a Formello, rispetto al passato recente, sono cambiate molte cose tra avvicendamenti in panchina e diversi giocatori, alcuni dei quali molto importanti, che hanno detto addio. A guidare i biancocelesti oggi c’è Marco Baroni, allenatore che è stato messo sotto contratto dopo l'addio a sorpresa di Igor Tudor, che era arrivato a marzo scorso a seguito delle dimissioni di Maurizio Sarri, nel finale di stagione scorso. Il tecnico è alla prima esperienza sulla panchina di una big dopo le due ottime stagioni alla guida di Lecce e Verona.

Dove può arrivare la Lazio di Baroni in campionato per i bookies

Il profilo del nuovo allenatore e il calciomercato estivo sono due fattori che hanno influenzato le previsioni dei bookmaker relativamente al cammino dei biancocelesti nel prossimo campionato di Serie A. Il cambio in panchina, dove forse ci si aspettava l’arrivo di un nome di maggior esperienza rispetto al tecnico toscano, pare aver influito sulle possibilità della Lazio di ripetere la straordinaria stagione 2022-2023, facendo alzare le quote sulla vincente della Serie A 2024/2025 dei biancocelesti, che ora vengono bancati mediamente a 45.00 (una quota quasi del doppio più alta rispetto a quella dei cugini della Roma e all’Atalanta, squadre che rappresentano quinta e sesta scelta dopo Inter, Juve , Napoli e Milan).

Via tanti senatori, da Ciro a Felipe, passando per Luis Alberto

A giocare a sfavore della Lazio nelle previsioni dei bookmaker, c’è anche il fatto che – dopo l’addio di Sergej Milinkovic-Savic al termine della stagione 2022-2023 – la Lazio in questi primi mesi di calciomercato estivo ha perso alcuni dei suoi senatori. Dopo Felipe Anderson, che ha scelto di non rinnovare tornando in Brasile per vestire la maglia del Palmeiras, hanno infatti detto addio anche Luis Alberto, che ha puntato i piedi per essere ceduto agli emiratini dell’Al-Duhail nonostante un rinnovo di contratto firmato pochi mesi prima, e Ciro Immobile, che ha accettato l’offerta del Besiktas per tornare a sentirsi importante dopo un’ultima stagione in cui ha avuto grandi difficoltà. Se n’è andato anche Daichi Kamada, che dopo una sola stagione in chiaroscuro, ha scelto di firmare col Crystal Palace.

I nuovi arrivi e le carte da giocare per Baroni

Da quando è presidente della Lazio, ossia dall’estate del 2004, Claudio Lotito ha fatto spesso discutere e anche per quello che riguarda il calciomercato ha diviso tra colpi rivelatisi poi vincenti e acquisti sfumati. Spesso si è andati su calciatori da valorizzare, e così ha fatto anche in questo mercato, in cui coadiuvato dal ds Angelo Fabiani, ha portato a Formello calciatori come Loum Tchaouna dalla Salernitana, Tijani Noslin dal Verona, Fisayo Dele-Bashiru dall’Hatayspor, Nuno Tavares in prestito dall’Arsenal e Gaetano Castrovilli, libero dopo essersi svincolato dalla Fiorentina. Includendo anche il riscatto di Mattéo Guendouzi dal Marsiglia, i biancocelesti hanno speso poco più di una trentina di milioni di euro, abbassando l’età media della squadra e soprattutto il monte ingaggi.

Non è da escludere che prima della chiusura del mercato, il 31 agosto, possano arrivare altri colpi (con Boulaye Dia in arrivo dalla Salernitana). In ogni caso, non parliamo di stelle, ma soprattutto di buoni giocatori che potenzialmente possono fare il salto di qualità. In questo potrà avere un ruolo importante proprio Baroni, che tra Lecce e Verona, è stato capace di valorizzare diversi ragazzi. C’è poi da considerare il profilo del tecnico toscano: a 60 questo è il primo treno importante per quanto riguarda la sua carriera da allenatore, ciò vuol dire che moltiplicherà gli sforzi per far giocare bene la squadra e compattare l’ambiente, dentro e fuori dallo spogliatoio. Rispetto al recente passato, la Lazio durante le amichevoli di preparazione estiva è sembrata cercare il possesso ma molto più spesso la verticalizzazione, facendosi apprezzare per gli scambi ad alta velocità. A questo punto, viene da chiedersi se, partendo a fari spenti rispetto ad altre squadre, il sodalizio biancoceleste non possa far ricredere i numerosi scettici disputando una stagione importante tra competizioni domestiche ed Europa League.