Lazio| Un popolo da amare e non da dominare...

11.09.2024 20:15 di  Alessandro Zappulla   vedi letture
Lazio| Un popolo da amare e non da dominare...
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il campionato riparte, la Lazio riparte. Lo fa dopo la sosta del campionato, lo fa dopo le prime tre gare sull'onda di un mare grosso. Si riparte, si riaccende il motore. Un rombo che deve carburare e che con le sue sgasate deve sovrastare il brusio delle polemiche forti. Il mercato di rifondazione lascia vive le ferite di addii pesanti, anche se dovuti. L'età, la forza, le motivazioni, dopo un lungo tratto di strada evaporano. La nuova Lazio ha deciso di resettare per tornare nuovamente a scalare posizioni. La ragione che comprende, ma non metabolizza. La critica che non si spegne, anzi si alimenta. Lotito che non smette mai di lanciare il guanto di sfida alla sua gente e il tifo sempre pronto a raccoglierlo. Un rapporto elettrico e contrapposto "nei secoli dei secoli" verrebbe da dire, che andrà avanti finché morte non li separi.

L'ultimo screzio a distanza, si chiama 'caro prezzi'. O meglio caro biglietto, per quel che concerne Lazio - Verona.  Il monday night a 40 euro in curva. Diktat presidenziale e spalle girate a chi non ha scelto la Lazio per tutta la stagione. Una bacchettata in piena regola, che il patron biancoceleste in modo capovolto legge come tutela del prodotto Lazio e dei suoi abbonati. Politiche di marketing, che poco si sposano con il momento contingente. Politiche che promuovono lo stadio a prezzi bassissimi per chi lo stadio lo sceglie per l'intero campionato. Strategie che non tengono conto di partite di cartello e non. Politiche che chiudono la porta a tutto il resto. E non importa se nel resto ci finiscono famiglie monoreddito e con minor possibilità. La politica della meritocrazia per un verso è assai democratica, ma per l'altro divide ed emargina. In mezzo alla fine ci finisce sempre la Lazio e il rischio è che ci rimanga schiacciata. L'urlo degli oltre 28 mila che si sono assicurati un posto è però un ottimo esercito da cui partire e di questo ne è certo anche il diesse Angelo Fabiani: "Voglio ringraziare personalmente a nome del club chi ha scelto di sostenerci per tutta la stagione. 28200 volte grazie a tutti gli abbonati Lazio".

Un attestato di stima rivolto a chi ha staccato le tessere biancocelesti per la stagione 2024-2025. Frasi di stima che però non devono dimenticare nessuno. Un popolo va tenuto insieme per sovrastare i nemici. Un popolo va inteso come tale per vincere anche contro chi è più forte. L'atavico errore del 'dividi et impera', perseguito del presidente Lotito, che scambia il dominare con l'amare. Più sentimenti, meno fermezza, ma questa sembra ormai una partita già persa