Lazio, Sarri deve interrompere il tabù dell'Olimpico: all'esordio solo pareggi e sconfitte
RASSEGNA STAMPA - Ha collezionato un successo nella sua vecchia casa, ora manca in quella nuova. Dopo la vittoria sull'Empoli al debutto, per Maurizio Sarri è il momento di vivere un altro esordio da allenatore della Lazio, quello all'Olimpico. Il Mau ci prova e sogna di debuttare con la seconda vittoria consecutiva. Tra l'altro, raccogliendo tre punti sabato contro lo Spezia, sfaterebbe già il primo tabù da quando ha preso il posto di Inzaghi. Come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, il suo predecessore in panchina, infatti, non ha mai vinto la partita d'esordio interna di campionato. Per risalire all'ultima volta che è capitato bisogna andare all'ultimo anno della gestione Pioli, quando il 22 agosto 2015 la Lazio vinse 2-1 contro il Bologna grazie alle reti di Biglia e Kishna (di Matteo Mancosu il gol dei rossoblù).
TABÙ - A partire da quel momento, solo pareggi o sconfitte. Come la stagione successiva, quando il calendario scelse la Juventus. Era il 27 agosto 2016, finì 1-0 per i bianconeri con sigillo decisivo di Sami Khedira, nonostante una prova di spessore dei biancocelesti. L'anno seguente, sette giorni dopo aver affrontato di nuovo (ma stavolta vincendo) la vecchia Signora a Roma per la finale di Supercoppa italiana, il 20 agosto 2017 la Lazio venne inchiodata sullo 0-0 dalla neopromossa Spal. Nella stagione successiva fu invece lo scontro con il Napoli il primo match di Serie A nella Capitale, giocato in un torrido 18 agosto 2018: finì 2-1 per gli azzurri all'epoca allenati proprio da Sarri, che riuscirono a rimontare il vantaggio iniziale di Ciro Immobile con Milik e Insigne. Calendario molto particolare nel campionato 2019/2020, visto che il debutto all'Olimpico coincise con il derby contro la Roma dell'1 settembre 2019: al gol dell'ex di Kolarov per i giallorossi rispose Luis Alberto, portando il risultato sull'1-1 conclusivo. L'ultimo precedente di Inzaghi prima di salutare la Lazio è quello dello scorso anno, il 30 settembre 2020 con l'Atalanta. Fu il peggior inizio in assoluto della sua gestione, visto che la sfida si concluse per 4-1 in favore dei nerazzurri di Gasperini, avanti 3-0 già nel primo tempo con i centri di Gosens, Hateboer e Gomez. Nella ripresa ci pensò Caicedo ad accorciare le distanze, poi riallungate dalla doppietta personale del "Papu".
SPEZIA COME RINASCITA - Se la matematica non è un'opinione, fanno 3 sconfitte e 2 pareggi in cinque anni, una striscia negativa che sabato potrà essere interrotta da Sarri, per spezzare la maledizione in cui si è ritrovato imprigionato Inzaghi. Di fronte ci sarà lo Spezia, un avversario che il Comandante non ha mai affrontato in Serie A: solo in C (con Sangiovannese e Alessandria), in B (con l'Empoli) e in Coppa Italia (con il Napoli). Per lui sarà una prima volta anche sotto questo punto di vista e chissà se riuscirà ad avere la meglio anche in campionato. Il tabù della prima all'Olimpico è ancora lì, sabato si avvicina e Sarri è pronto a interromperlo.
Lazio, è l'ora di Basic: ecco come verrà utilizzato
Lazio, finalmente il ritorno all'Olimpico con i tifosi: in 30.000 contro lo Spezia