PAGELLE Lazio-Ludogorets: Tchaouna-Noslin, così non basta. Gigot di cattiveria
MANDAS 6: Guarda praticamente la partita da lontano, deve impegnarsi giusto in un paio di uscite alte.
MARUSIC 6: Il primo tempo a destra, la ripresa a sinistra. A prescindere è quello nella coppia che spinge meno.
GIGOT 6,5: Aggressivo al massimo, gioca con la bava alla bocca, cerca sempre l'anticipo, che trova sistematicamente. Sradica palloni e gambe. Rischia il rosso su una ripartenza bulgara, per fortuna lì colpisce l'aria.
PATRIC 6,5: Legge le azioni e i potenziali pericoli, non ha bisogno di rischiare gli interventi perché intuisce prima le situazioni.
PELLEGRINI 6: Volenteroso, nei suoi 45 minuti un cross pericoloso, un tentativo da fuori e un'ammonizione per un fallo tattico. Un motivo in più per ruotare i terzini all'intervallo vista l'imminente trasferta di Parma.
Dal 46' LAZZARI 6: Dentro a metà match, con il cambio la fascia offensiva diventa quella destra. Non delude anche se non si sfonda.
GUENDOUZI 6,5: Suona la carica per svegliare la Lazio nei momenti di leggero torpore. Colpisce la traversa con un siluro da fuori, avrebbe meritato il gol per la grinta che distribuisce in tutta la partita.
VECINO 5,5: Gara meno brillante del solito, non riesce a farsi notare nell'area avversaria, negli inserimenti che sono la specialità della casa.
Dal 60' ROVELLA 6: Con il suo ingresso la Lazio alza il ritmo e diventa più arrembante, peccato che il muro del Ludogorets non crolli.
TCHAOUNA 5: Mille giustificazioni: l'età, il nuovo ambiente, la concorrenza. Però è il momento di accelerare anche per lui. Non brilla nemmeno stasera, la partita era alla portata e invece la stecca.
Dal 46' ISAKSEN 6: Decisamente meglio del compagno di cui prende il posto, più vivo e si era anche conquistato il rigore sblocca-partita, se solo ci fosse stato un arbitro all'altezza.
DIA 6: Un bel tiro col destro, potente ma non troppo incrociato. Rimane a terra dopo un duro colpo alla caviglia destra, rimane negli spogliatoi all'intervallo. Dita incrociate.
Dal 46' CASTELLANOS 5,5: Una rabona, qualche sponda, poca roba rispetto a quello che richiedeva un secondo tempo del genere.
PEDRO 5,5: I tentativi sono vani, sbatte sulle gambe dei difensori del Ludogorets, non è aiutato dalla manovra rallentata del primo tempo. Baroni lo richiama nel finale quando comincia a mancare un po' la benzina.
Dal 79' ZACCAGNI sv
NOSLIN 5: Lì davanti bisogna incidere di più: non riesce mai a calciare in porta, si sbatte senza successo, nel secondo tempo sparisce proprio dalla gara.
ALL. BARONI 6: La sua Lazio avrebbe meritato anche questa vittoria, negata da un'avversaria tirata tutta dietro e salvata dalla decisione senza senso dell'arbitro che cancella un rigore sacrosanto.