Caso Ajax Lazio, Jacobelli: "Atto discriminatorio e caso diplomatico! Vogliono rifarsi..."

30.11.2024 10:45 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Caso Ajax Lazio, Jacobelli: "Atto discriminatorio e caso diplomatico! Vogliono rifarsi..."
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La Lazio - come anticipato - ha rilasciato un comunicato in risposta al divieto di trasferta imposto ai suoi tifosi per la partita di Europa League contro l’Ajax, in programma il 12 dicembre ad Amsterdam. Il club capitolino ha espresso forte disappunto per la decisione delle autorità olandesi, definendolo “un atto illegittimo”. Il presidente Claudio Lotito ha dichiarato: “Non ci sono precedenti che ci riguardano. La Lazio oggi è un punto di riferimento proprio della lotta contro l’antisemitismo”.

“Penso che sia evidente il tentativo delle autorità olandesi di rifarsi una verginità dopo quanto accaduto nella notte tra il 7 e l’8 novembre”, ha detto Xavier Jacobelli intervenuto ai microfoni di Radio Radio, “quando in occasione di Ajax-Maccabi le vie olandesi furono teatro di una vergognosa, indecente caccia all’ebreo che vide le autorità olandesi assolutamente incapaci di prevenire tutto: 65 arresti, decine di feriti e le cronache sono zeppe di racconti drammatici da parte dei tifosi israeliani”“Detto questo, quello che è in atto in questo momento non è soltanto un atto evidentemente discriminatorio, in maniera insopportabile nei confronti dei tifosi della Lazio, ma soprattutto è necessario perché questa vicenda ha aperto un caso diplomatico. È necessario che ci sia anche un intervento da parte del ministro degli esteri italiano e da parte del governo italiano, perché non solo il presidente della Lazio è un senatore della Repubblica investito in carichi istituzionali molto importanti, ma qui si tratta di spiegare agli olandesi che intanto quegli incidenti di quella notte maledetta hanno visto protagonisti dei criminali olandesi, primo. In secondo luogo è intollerabile che tutto questo vada poi a ripercuotersi sulla tifoseria della Lazio, che ha il sacrosanto diritto di seguire la propria squadra in ogni partita che si disputi in Europa, tra l’altro è una competizione che vede la Lazio in questo momento capolista".

“Tutto quanto è stato deciso con questa lettera che è totalmente da respingere al mittente, cioè al sindaco di Amsterdam che dovrebbe invece spiegarci come mai in quella notte fra il 7 e l’8 novembre nella sua città accadde di tutto. È evidente il tentativo di fare la faccia dura, di essere così implacabili e soprattutto drastici e soprattutto inamovibili nei confronti dei tifosi della Lazio, quando evidentemente ci sono molte altre cose che la città di Amsterdam e chi la amministra devono farsi perdonare”.