Lazio, Belahyane: "Non sento pressioni, qui perché convinto dal progetto"

06.02.2025 15:13 di  Carlo Roscito   vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Belahyane: "Non sento pressioni, qui perché convinto dal progetto"

FORMELLO - Giornata di conferenze, giornata di presentazioni. Reda Belahyane parlerà intorno alle 15 in conferenza stampa (insieme a lui anche Ibrahimovic e Provstgaard): segui la diretta scritta delle sue parole su Lalaziosiamonoi.it.

Parte il diesse Fabiani:

"Poco da dire su di lui, lo conoscete quanto me. Un calciatore che viene dal Verona, ha caratteristiche qualitative. A suo favore gioca l'età, è un 2004 con ampi margini di crescita. Aveva il profilo giusto per essere inserito nell'organico senza alterare gli equilibri".

Domande a Belahyane: 

Cosa ti ha spinto a venire alla Lazio? Avevi tante proposte...

"La Lazio è il primo club con cui avevo parlato, mi è piaciuto molto il progetto. Conoscevo già i francesi in rosa, sono ambizioso, per uno come me era l'idea vista la posizione in Serie A e anche in Europa League".

Cosa ti ha detto Baroni? Alla Lazio avrai un'altra importanza rispetto a Verona...

"Baroni ha molta fiducia in me, mi ha parlato molto, mi ha detto cosa dovessi migliorare per prendermi il posto"

 La tua collocazione ideale: meglio nei due in mediana o in un centrocampo a tre? 

"Nei tre preferisco il ruolo centrale. Mi trovo bene anche tra i due centrocampisti, la Lazio sta giocando così tra l'altro".

Cosa ti ha spinto a scegliere la nazionale marocchina rispetto alla Francia?

"Ci sono tanti giocatori in Marocco a ottimo livello, che giocano in top club. Non possiamo quindi dire che ci sia più concorrenza in Francia. Il Marocco è il paese dei miei genitori, lì sono cresciuti anche alcuni miei fratelli. Mi sono sempre sentito marocchino".

In cosa devi crescere?

"Essendo giovane ho tante cosa da migliorare, sicuro il colpo di testa e aggiungere volume fisico". 

Ti hanno già parlato del derby?

"Sono curioso ma non abbiamo paura. Sono cresciuto a Parigi, quindi non temo nulla. Ho grande fame". 

Speri di essere nella lista per l'Europa League?

"Io onestamente ci spero davvero, sono venuto qui per dare il massimo". 

Quanto pensi di poter migliorare? In un anno hai conquistato da giovanissimo le luci della Serie A...

"Le chiacchiere rimangono tali, si parla di tanti giocatori come dei nuovi Mbappé, ma bisogna lavorare e rimanere umili. Ora sono qui, voglio vincere tutti i match, magari arrivare in Champions e vincere l'Europa League". 

Il vice Del Rosso ha parlato di te dopo la partita di Cagliari. Hai trovato differenze in Baroni rispetto a Verona?

"Baroni non l'ho trovato cambiato, ha fatto un ottimo lavoro a Verona, si è ripetuto qui. Mi sta parlando molto da quando sono arrivato. Non è facile imporsi in Serie A, forse mi hanno scelto per la giusta aggressività e la capacità di giocare partite complicate".

Cosa ti ha convinto della Lazio osservandola da giocatore del Verona? 

"Penso che la Lazio sia una delle squadre più difficili da affrontare, abbiamo corso tantissimo. Gioca la palla, non ha paura ed è veloce ad attaccare. Dia e Taty poi sono due attaccanti molto bravi". 

Cosa ti hanno detto i francesi della rosa? Hai parlato con Rovella? Che gruppo hai trovato?

"L'accoglienza è stata calorosa da parte di tutto il gruppo, poi anche dei francesi con cui avevo parlato dopo Verona. Ho parlato soprattutto con Tchaouna che è giovane come me. Rovella è stato carino e gentile, ci ho parlato senza andare troppo a fondo". 

Sembri molto sicuro di te, c'è comunque una bella differenza tra giocare a Verona o all'Olimpico...

"Non mi mette pressione, anzi, mi motiva ancora di più per giocare ancora meglio".

A quale centrocampista ti ispiri? Chi è il tuo idolo?

"Quello che nomino sempre è Kanté, è un centrocampista serio, che lavora in modo professionale. Non ha paura di giocare e recupera tantissimi palloni".