Lazio, Amarildo a Roma! Pronta una nuova collaborazione in Brasile: i dettagli
La Lazio ha rivoluzionato la sua concezione di club. La rivoluzione in campo è partita due anni fa, con l’arrivo di Castellanos, Guendouzi e Rovella: gente giovane, forte e di prospettiva. È proseguita spedita con il totale ribaltone della rosa, conclusosi l’estate scorsa. Dentro calciatori assetati, fuori gli esponenti della vecchia guardia. Una stretta di mano per chi ha acceso gli animi nell’ultimo lustro, dentro chi è stato capace di mandare in fibrillazione i cuori di un popolo intero in meno di 90 giorni. Agonismo e strafottente desiderio per spezzare i preordinati schemi della Serie A. Una sterzata decisa alla solita storia, per rimettere in discussione preconcetti rapporti di forza, sino a ieri concepiti come intoccabili e inattaccabili.
Un coraggioso input scoccato dal vertice della società. Quel rilancio che punta dritto al raddoppio e non certo a bancare sulla difensiva la posta. Lotito e il suo braccio destro Fabiani siedono spavaldi al tavolo verde tenendo nascosti gli assi. Un gioco d’azzardo frutto di schemi ragionati e non di fortunose vicissitudini. Una realtà talmente tangibile che quest’anno è valsa una partenza fulminea e un trend impronosticabile. Come ultima avveniristica strategia: la guida della “fuoriserie modificata” assegnata ad un saggio pilota, che mai prima d’ora aveva gareggiato per primeggiare in campionato. Audace incoscienza che ha fatto il pieno di carburante nella nuova macchina infernale biancoceleste. Rivoluzione si, ma non solo nella sfera tecnica della prima squadra. La Lazio è cambiata totalmente. Nel settore giovanile e soprattutto nella Primavera, la mano di Fabiani e quella di Enrico Lotito hanno riportato prestazioni e risultati sull’antico binario del grande club. Servirà ovviamente tempo per far emergere talenti, ma ad oggi va segnalata la riconquista di quel rispetto leso nell’immagine, che qualche campionato fa costò indegne retrocessioni. Duro lavoro, che si rintraccia anche negli investimenti operati sul versante femminile della SS Lazio. Qui i risultati necessiteranno di maggior perseveranza per diventare tangibili. Ma anche nella sfera rosa del club l’impegno lavorativo ed economico è assolutamente innegabile.
La Lazio però non si ferma mai. Ecco l’essenza del club che coltiva concetti seri di crescita ben radicati. Idee come scintille che accendono i riflettori della costante ricerca e della dedizione nella costruzione. Scintille che collocano i radar della Lazio ufficialmente in Brasile. La patria del calcio e la prima squadra della Capitale, un connubio perfetto, partito qualche mese fa (a marzo per la precisione) con un viaggio di Enrico Lotito a San Paolo. Idee inizialmente embrionali, covate e coltivate in segreto per mesi. Progetti non ancora svelati le cui basi partirono da quel viaggio in estate in Brasile. Ad accoglierlo un vecchio cuore laziale: Amarildo. Ama: l’uomo dai colpi di testa infallibili, l’uomo timorato di Dio, l’uomo che la Curva Nord ama ricordare assieme a Pedro Troglio e Ruben Sosa nei suoi cori più appassionati. Calcio eroico e genuino, dal dna ruvido anni ‘80. Calcio di talento, come solo da quelle terre lontane riesce ad emergere. Un’intuizione di Angelo Fabiani, che ha conosciuto un giorno a Roma Amarildo. Quattro chiacchiere sul gioco più popolare del mondo per innescare una perfetta sintonia. Di lì l’idea subito condivisa con Claudio ed Enrico Lotito. Far partire una sinergia bencoceleste-carioca che potesse esportare la Lazio in Brasile. Un progetto che coinvolge il club con uno sguardo al futuro. Cosmopolitano Fc e SS Lazio sarebbero pronte a siglare un accordo nelle prossime ore per ricercare giovani talenti, per diffondere la lazialità oltreoceano e per favorire lo sviluppo e la crescita di centri di formazione calcistica. Dare vita ad un’accademia affiliata alla Lazio in Brasile, pronta a diventare uno snodo calcistico importante per la Lazio, che presto si legherà a filo doppio all’Academy progettata a Formello e poi in chissà a quali altre latitudini (si mormora di interessi in Africa e in Asia).
In queste ore una folta rappresentanza brasiliana è a Roma, negli uffici di Formello. Oltre ad Amarildo e a un intermediario brasiliano Thiè, ci sono: il presidente del Cosmopolitano FC Edson e il figlio Junior. Il Cosmopolitano vanta una fra le strutture più preformanti a San Paolo per la formazione di giovani talenti. Si tratta di un club che gode della stima della CBF brasiliana, tanto da inserirlo insieme a sole altre 59 società come “certificato” per istruire giovani talenti al calcio prima di poterli cedere e vantare un premio economico. Una struttura ampia con 2 campi di calcio e 2 di allenamento, uno stadio e 50 alloggi. Mensa, aule didattiche e uffici amministrativi, oltre ad altri 3 campi esterni alla struttura. Una scuola di formazione che avrà lo scopo di segnalare giovani talenti alla Lazio. Un’accademia di calcio dal cuore brasiliano in cui Amarildo avrà un ruolo importante nella ricerca dei campioni del domani e dei giovani più interessanti in un paese che ha fatto la storia di questo sport. Si attendono le firme del caso e il Cosmopolitano è un club che a breve potrebbe griffarsi di bianco e celeste con l’aquila che sventola sui cieli di San Paolo, accanto al verde e oro.
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