Fiorentina - Lazio a Open Var, Rocchi fa chiarezza sugli episodi: le spiegazioni

23.09.2024 00:50 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fiorentina - Lazio a Open Var, Rocchi fa chiarezza sugli episodi: le spiegazioni
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Gianluca Rocchi, designatore Aia, ha fatto chiarezza ai microfoni di DAZN sugli episodi incriminati di Fiorentina-Lazio. Nessun approfondimento sul contatto tra Patric e Dodò, ma sul fallo di mano di Dodò (non fischiato) e sul rigore concesso per l'entrata di Nuno Tavares dopo la recisione Var sono arrivate le spiegazioni. Ecco le parole di Rocchi a Open Var:

FALLO DI MANO DODO - "Qui ci sono diverse valutazioni. La prima è che colpisce la palla prima con la testa e poi con la mano compiendo così una giocata non di grandissimo rilievo quindi la decisione del Var è corretta. L'altra scelta che possiamo valutare è la condotta del calciatore con il braccio chiaro che con il giocatore in caduta quelo che sostiene il Var non è sbagliata. Senza la deviazione della testa potevamo parlare di qualcosa di diverso, anche se la punibilità per questi episodi è molto bassa per questa tipologia perché l'atteggiamento che ha il difensore è quello di giocare il pallone e non è in una zona particolarmente diversa dal normale. Qualora ci fossero ancora dei dubbi nella qualità del tocco rimane la decisione del campo. Un giocatore nello slancio e nella caduta colpisce con il braccio quindi devi interpretare quanto vantaggio ottiene. Non si avrà mai oggettività al 100%, ci sarà sempre un po' di soggettività. Per un intervento Var vogliamo la certezza assoluta".

CONTATTO TAVARES - DODO - "Classico step on foot. Voglio sottolineare l'accuratezza con cui il Var ha fatto tutto il lavoro precdente alla revisione. Prepara le camere in maniera perfetta cioè lui dà tutta la soluzione all'arbitro per cui fa trovare di fronte la decisione corretta. Questo è un rigore chiaro perché questa tipologia di fallo, anche se capisco che qualche anno fa non venivano concessi, oggi questa tipologia è codificata soprattutto su un intervento in ritardo in questa maniera non possiamo fare altro che concedere il rigore. Qui il Var fa una ricerca molto importante e quindi è molto bravo per capire se il pallone è in campo o meno che è l'unica cosa che conta. Il fatto che l'impatto sia dentro o fuori non cambia niente e il regolamento è cambiato qualche anno fa. Se il punto di impatto è dentro, sulla riga o venti centimetri fuori si considera la perpendicolarità perimetrale all'area e sarebbe stato comunque rigore anche oltre la riga. La ricerca che fa e mi preme sottolinearlo in positivo è se il pallone è in gioco perché è quello che fa la differenza".

Restano i dubbi con il designatore che non spiega come mai non sia stata presa in esame la ripresa retroporta che sembra mostrare il tocco di mano più che quello di testa e non convince nemmeno gli opinionisti che affermano candidamente che poteva essere assegnato il rigore.