Sui forum, i tifosi biancocelesti nel dopo-Vaslui: da"Non gli andava, non gli andava, non gli andava" a chi parla d'amore

Cinque minuti dopo la fine della partita, il primo commento su un noto forum biancoceleste è lapidario:"Ve l'avevo detto". Per passare occorre vincere con lo Sporting, e sperare nello Zurigo, e una note lieve di ottimismo percorre la platea per un attimo, un timido raggio di sole: "La Lazio batte lo Sporting al 99%, calcolando che i portoghesi si presenteranno con i Primavera e qualche vecchia gloria degli anni '60". Della serie, pessimismo sotterraneo:se gioca anche solo un titolare portoghese, sono dolori. C'è chi ha già qualche idea su chi debba schierare lo Zurigo per buttare fuori il Vaslui:"voglio vedere le guardie svizzere", e poi la promessa del premio-vittoria, particolarmente ricco e appetitoso:"Se vincono gli regaliamo Cana e Zauri!". Ma è un attimo, da lontano cominciano a giungere note cupe, avvisaglie temporalesche che presto scacceranno il sereno:"Non vinceremo mai con lo Sporting. Reja manderà in campo una Lazio Horror per fare turnover, ci potete scommettere...". Rimane uno spicchio di sereno, in un cielo già cupo, l'asso della manica per battere i portoghesi:" Io terrei Sculli in panchina fino al 70' per poi farlo entrare cinicamente al posto di Lulic migliore in campo per uccidere definitivamente la .partita". Nubi sempre più dense, annuncio di pioggia. E cosi, a chi promette ottimista: "Mangio, dopo la partita commenteremo la vittoria", si risponde a fine match:"Magna tranquillo". Tuono, e analisi del match in pillole:"Il gioco questo sconosciuto", raffica di lampi, e metafora ardita:"Sta squadra mi ricorda il "capetano": grandi giocate quando non c'è nulla in palio, salvo scomparire tristemente quando deve lasciare il segno". Penso sia superfluo esplicitare a quale giocatore della squadra giallorossa ci si riferisca. Cielo illuminato a giorno da un fulmine:" Il solito pianto", e poi in rapida successione una scarica di pioggia e tuoni e fulmini, contro tutti:"Non era Cisse, era Makinwa", "abbiamo sempre l'uomo sbagliato al posto giusto nel momento giusto: Sculli", e "Non prendetevela con Cana, non ha giocato nel suo ruolo naturale, panchinaro davanti alla difesa". Raffiche di vento e ricordi di passato, non sempre glorioso, a quanto pare:"Lens, Tenerife, Vaslui. La Lazio in Europa". Poi la tempesta pian piano sembra placarsi, qualche timida goccia continua a cadere, sconsolata:"Non gli andava, non gli andava, non gli andava", per fare spazio a chi, come, da innamorato deluso, chiede solo sincerità":A me bastava solo che ce lo dicevano prima, senza giri di parole:A noi nun c'annava de giocalla sta coppa". Qualcuno già guarda al futuro, al sole che balugina tra le nubi, carico di nuova speranza:"Il prossimo anno se andiamo in Europa League manco me le guardo le partite". E, passata la tempesta, colpito ma non affondato dallo scialbo pareggio in terra rumena, un tifoso biancoceleste parla d'amore, e trova il coraggio di confessare i suoi sentimenti, a lungo nascosti:"Dopo tanto tempo, posso dirlo. Ballardini, ti amo".