RITIRO LAZIO, GIORNO 4 - Jony, la magia c'è: l'impatto del nuovo acquisto
"Quando a Jony va, che bei dribbling fa, lui può crossare con precisione". Canticchiandola con il leitmotiv descritto da Cristina D'Avena esce fuori una melodia che ben descrive l'impatto dell'esterno nel mondo Lazio. Arrivato nella tarda serata di ieri ad Auronzo di Cadore, il mancino di Cangas del Narcea ha messo subito a disposizione della squadra la sua intensità e la sua abilità nel dribbling. Ha la fame di chi, nell'arco di una carriera decollata grazie alla figura per lui mitologica di Abelardo, è passato dalla dalla Serie C ai palcoscenici europei in "appena" sei anni. Ha lo sguardo concentrato di chi si è messo in testa di sfruttare la grande chance e di dare immediate risposte alla fiducia riposta in lui dalla Lazio. Così ha permesso da subito a Inzaghi di provare il 3-5-2 in fase offensiva il 4-4-2 in fase difensiva, concedendo sprazzi da calciatore vero. E il marchio di fabbrica? Quei cross da uomo assist di cui si è tanto parlato? Detto, fatto. Palle invitanti, una dopo l'altra, che hanno spinto il Mister a complimentarsi più di una volta durante esercizi e partitella. Una su tutte quella per la testa di Parolo che depositava in rete di testa. Per chi come il centrocampista possiede i tempi giusti d'inserimento in area un cioccolatino da scartare. Anche fisicamente Jony si è fatto immediatamente notare per una struttura tutt'altro che esile. Calciatore di gamba che tornerà utile, questa la speranza della società, con una duttilità che fa rima con utilità. Perché i jolly sono rari quanto fruttuosi vista la capacità di coprire più ruoli scoperti, nell'esigenza tattica o nell'emergenza fisica.