Perugia-Juventus e il nubifragio, Collina ricorda: "Erano tutti d'accordo con me"

“Ricorda sempre: da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Mai affermazione fu più vera. Stavolta però le auree parole non provengono dalla bocca di Ben Parker all’indirizzo del nipote Peter (alias Spider Man). Ad abbracciare la citazione, a farla propria, è Pierluigi Collina, ex arbitro di calcio e dirigente arbitrale italiano, iscritto alla sezione AIA di Viareggio. Intervenuto ai microfoni di “Radio Sportiva” nel giorno del suo 54esimo compleanno, l’ex fischietto bolognese ha riaperto il libro dei ricordi. La memoria si ferma per un attimo al 14 maggio del 2000. Data scolpita nella leggenda, in casa Lazio. Ultima giornata di campionato, a Pierluigi Collina era stata affidato il delicato match del Renato Curi tra il Perugia di Luciano Gaucci e la Juventus capolista. Il nubifragio, partita sospesa. L’attesa, interminabile per i tifosi laziali, poi la ripresa delle ostilità. Quindi il gol partita di Calori, che consegnava alla formazione di Sven Goran Eriksson il secondo Scudetto della sua storia. Queste le parole dell’arbitro della finale mondiale del 2002 a Yokohama, a proposito di quel pomeriggio: “Non ci sono decisioni facili da prendere, tutte sono importanti e comportano responsabilità importanti. Perugia fu qualcosa di particolare, vale la pena ricordare come furono vissuti e commentati quei momenti, se riprendete in mano le cronache dell’epoca vedrete che erano tutti in linea con quello che decisi. Poi con il passare del tempo si tende dimenticare”.