Lo Stadio delle Aquile e quel progetto chiuso in un cassetto da 10 anni

15.12.2013 08:35 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Daniele Rocca - Lalaziosiamonoi.it
Lo  Stadio delle Aquile  e quel progetto chiuso in un cassetto da 10 anni

E’ il sogno di tutti i tifosi (italiani). Dall’8 settembre 2011 è cambiato tutto. L’inaugurazione dello Juventus Stadium ha rivoluzionato il modo di intendere gli impianti calcistici, insinuando il desiderio nelle menti di tutti gli appassionati. Nelle ultime ore è tornato in auge il discorso stadi di proprietà. Se tutte le altre squadre pensano da sempre alla costruzione di un impianto funzionale, la Lazio già da tempo ha pronto il progetto. L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport ricorda che da anni Lotito combatte contro amministrazioni comunali, regionali e governi per costruire lo “Stadio delle Aquile” e la cittadella dello sport che lo ospiterebbe. L’arena della Lazio dev’essere “un’attività continuativa di ricavo”  tanto da raddoppiare il fatturato della società (90 milioni di euro). Il presidente lo immagina aperto h24 con i tifosi parte attiva. Il progetto, ideato dall’A.M.A. Group del professor Alfonso Mercurio, è pronto da dieci anni, è chiuso nel cassetto. La Lazio è partita in pole rispetto alle altre società, ma non le è mai stato permesso di agire. Il progetto dello “Stadio delle Aquile” fu partorito nel 2004, considerando i ritardi nel 2009 s’è reso necessario un ammodernamento dell’impianto. Lotito, pur minacciando di costruire lo stadio a Valmontone (causa dissidi con l’amministrazione Veltroni), non ha mai pensato di realizzarlo lontano dai terreni della Tiberina. Una scelta contestata a causa del paventato rischio esondazione, un ostacolo che verrebbe aggirato prevedendo un sistema di vasche di compensazione. Lo Stadio delle Aquile, in versione rivisitata, ha una capienza di 55 mila posti, servirebbero tre anni di lavori per realizzarlo. Il nuovo progetto fu disegnato avvicinando il terreno di gioco agli spalti (in stile inglese). Niente barriere, in caso di bisogno verrebbero innalzati dei cristalli (sarebbero posti sotto il livello del rettangolo di gioco). Quarantacinque metri di altezza, struttura su due livelli: circa 30 mila tifosi ospitati nell’anello inferiore, altri 25 mila nella parte superiore. Copertura in poliestere, i led luminosi evidenzierebbero il logo Lazio di notte. Uno stadio? Una casa per la famiglia laziale, il progetto coinvolge la Polisportiva. Trasporto fluviale, su rotaia e su gomma. Ventotto ettari di terreno, tre campi da calcio, uno da baseball, uno da rugby, uno da football americano, uno per l’hockey prato, sei campi da tennis, un campo di atletica leggera con pista, un campo per il tiro con l’arco, due piscine olimpioniche scoperte da 50 metri. La zona individuata comprende 40 ettari di parcheggi (una parte dei quali coperti da pannelli fotovoltaici), 25 ettari per il parco tematico (parco giochi), una zona commerciale su due livelli, ristoranti, un albergo a quattro stelle, un cinema e i negozi della Lazio.