LAZIO STORY - 29 aprile 1998: Nesta, un gol e la Coppa Italia contro il Milan

Stasera la Lazio affronterà il Torino. Sarà una sfida importante e complessa per quello che riguarda la corsa Champions. I romani saranno impegnati in Piemonte ed avranno necessità di fare risultato vista anche la sconfitta dell'Inter di ieri. Ma il 29 aprile è una data che in casa Lazio difficilmente si può scordare. Già perché in questo giorno ma nel 1998 i romani vinsero la loro seconda Coppa Italia.
LAZIO-MILAN - Questa era la Lazio allenata da Eriksson, elencare i fenomeni in rosa sarebbe superfluo; quell’anno (1997-1998) i romani sfiorarono la gioia europea in Coppa UEFA (finale persa contro l’Inter), mentre in campionato arrivarono settimi. Il 29 aprile del 1998 invece sfidarono il Milan nella finale di ritorno di Coppa Italia. All’andata i biancocelesti persero 1-0 e, all’Olimpico, dovevano ribaltare il risultato. Il ritmo iniziale fu basso, con tutte e due le squadre che non vollero correre rischi. Piano piano i biancocelesti uscirono fuori; ma per la prima occasione si dovette aspettare un errore del portiere Rossi che sbagliò il rinvio e consegnò la sfera a a Casiraghi. Quest’ultimo calciò ma proprio l’estremo difensore rossonero si oppose e rimediò al suo errore. Rossi poi fu ancora decisivo su Nedved lanciato a rete da Fuser. Il Milan rispose con Weah, ma la sua conclusione finì alta. La ripresa fu un’altra storia ed iniziò praticamente con il vantaggio del Milan, Albertini con una punizione calciata rasoterra superò la barriera ed infilò l’1-0. Eriksson allora decise di effettuare un cambio: Grandoni per Gottardi. Mai poté immaginare quanto sarebbe stata decisiva questa scelta. Proprio il neo entrato realizzò l’1-1 sfruttando un assist di Mancini. E sempre Gottardi si procurò un rigore dopo essere stato contrastato da Maldini. Dal dischetto Jugovic non fallì e portò i biancocelesti in vantaggio. In quel momento il successo dei romani distò una sola rete. Casiraghi la sfiorò colpendo il palo. Il terzo gol biancoceleste maturò su calcio d’angolo: il cross in area venne respinto varie volte e mai allontanato. Negro provò la girata, Rossi la intercettò ma sul rimbalzo il più veloce di tutti fu Nesta che spinse il pallone in rete. Esultanza, apoteosi e gioia. La Lazio aveva ribaltato tutto e in soli 10 minuti. Il Milan provò a reagire ma l’unico pericolo lo creò Ziege su punizione (Marchegiani la intercettò). Nel finale i nervi saltarono con Fuser e Desailly che vennero alla mani ed entrambi furono espulsi. Poco dopo arrivò il triplice fischio. Gioia, lacrime e felicità. La Lazio vinse la seconda Coppa Italia della sua storia nel modo più incredibile e con la rete del suo uomo simbolo. La prima vittoria arrivò nel lontano 1958, dunque il secondo successo arrivò ben 40 anni dopo.