LAZIO STORY - 17 aprile 2011: quando la Lazio calò il poker al Catania

17.04.2017 10:30 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
LAZIO STORY - 17 aprile 2011: quando la Lazio calò il poker al Catania
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© foto di Federico Gaetano

La Lazio, dopo il pareggio ottenuto sabato contro il Genoa, è a riposo. Il prossimo impegno è quello che la vedrà impegnata contro il Palermo il 23 aprile. La sfida contro i rossoblù ha messo in mostra il calciatore che non ti aspetti: Luis Alberto. Proprio lo spagnolo, grazie al suo gol in pieno recupero, ha permesso agli uomini guidati da Inzaghi di ottenere un punto prezioso, che consente ai capitolini di restare quarti in classifica. Mentre il 17 aprile del 2011 la Lazio scendeva in campo contro il Catania di Simeone.

CATANIA-LAZIO – Questa era la Lazio allenata da Reja, che arrivò quinta in campionato. Nei suoi ranghi c’erano giocatori come Hernanes, Mauri, Biava, Ledesma e Zarate. La prima occasione fu biancoceleste: su un lancio lungo di Mauri, Floccari controllò il pallone in area e calciò in porta, ma trovò un attento Andujar che deviò in angolo. L’asse Mauri-Floccari continuò a dare i suoi frutti: su un altro passaggio in area del brianzolo, il calabrese cercò di superare il portiere ma senza successo. Poi rispose il Catania da calcio d’angolo, Lodi crossò e Silvestre impattò di testa, sulla traiettoria si mise un attento Bresciano che rinviò il pallone. Hernanes mise in mostra le sue doti balistiche: su una punizione dalla distanza Andujar intervenne concedendo il fallo laterale. Minuto 40’: Lichtsteiner crossò in area catanese, Mauri prolungò di testa per l’accorrente Hernanes che, dall’area piccola, non fallì e portò in vantaggio gli ospiti. Il Catania reagì con Maxi Lopez, ma il suo diagonale si spense sul fondo. La ripresa si aprì con il pareggio siciliano: su un' iniziativa di Ricchiuti, il Catania arrivò al tiro. Muslera respinse ma sul pallone ci arrivò prima di tutti Schelotto che a porta vuota firmò l’1-1. La squadra di Reja aumentò il ritmo, Ledesma servì in area Lichtsteiner che tirò, sulla rispinta lo svizzero calciò a botta sicura ma Terlizzi gli negò la gioia della rete. Esattamente 10 minuti dopo il gol di Schelotto, Zarate creò il panico in area avversaria, saltò due avversari e mise un cioccolatino per Mauri che dovette solamente scartarlo e gustarlo per il 2-1 biancoceleste. Successivamente ci fu un duello a distanza fra Bergessio ed Hernanes su punizione. Entrambi i calci piazzati vennero neutralizzati dai rispettivi portieri delle squadre. Al 78esimo la Lazio si portò sul 3-1 con un contropiede magistrale. Hernanes, Zarate e Floccari. I tocchi furono solo 3, come da manuale. Ma la sfida la chiuse in bellezza lui: Mauro Zarate, l’uomo che ha fatto la differenza per quasi tutto l’arco dal match. All’89esimo l’argentino pennellò una fantastica traiettoria da punizione al limite dell’area, Andujar potè solamente vedere il pallone finire in rete. Il match poi terminò, con la Lazio che tornò a Roma dopo aver calato il poker al Catania dell’indimenticato Simeone.