Lazio, Stefan Radu e una top undici vintage: ecco le sue scelte

Non una top undici classica quella fatta da Radu per Lazio Style Magazine, ma che ripercorre la storia della Lazio, soprattutto del primo 2000: le scelte...
03.08.2022 06:50 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Niccolò Di Leo - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Stefan Radu e una top undici vintage: ecco le sue scelte
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Stefan Radu è il passato e il presente della Lazio, dal 2008 veste la maglia biancoceleste e con l'aquila sul petto ne ha viste e vissute di ogni tipo. Tanti i compagni con cui ha giocato nel corso di questi anni, tante le battaglie combattute al loro fianco e anche per questo diventa difficile per lui stilare una top 11 dei migliori giocatori con cui è sceso in campo. Ecco perché a questa domanda, fatta dai microfoni ufficiali del club per la rivista Lazio Style Magazine, il recordman di presenze ha risposto così: "Non posso dirtelo adesso. Ho tanti amici e potrebbero rimanerci male. Facciamo così, la farò quando smetterò". Sarà sempre dura, ma almeno non avrà la pressione dei suoi compagni di squadra e sicuramente più tempo per rifletterci bene. 

Se quella dei suoi ex compagni non è fattibile, non può rispondere di "no" alla richiesta di farne una con i migliori giocatori nella storia della Lazio con cui avrebbe voluto giocare. Sono tanti i talenti che in 122 anni di storia si sono resi protagonisti di gesta indimenticabili, ma almeno loro non polemizzeranno se Radu li terrà fuori.

Il modulo scelto dal "Boss", come lo chiamano a Formello, è il 3-5-2 proposto da Inzaghi alla Lazio, ed è lui stesso a spiegare il motivo: "Scelgo questo modulo perché ha resuscitato la mia carriera".

PORTIERE E DIFENSORI - In porta la scelta di Radu ricade su un personaggio che ha conosciuto solo da dirigente, ma che ammirava da calciatore: Angelo Peruzzi. Piazzato e reattivo, l'ex numero uno della Lazio entra nella formazione perché: "Mi sarebbe piaciuto giocare con Angelo, durante le partite parlava molto, mi ricorda Marchetti in questo senso: non ce la facevo più a sentirlo, fuori dal campo gli consigliavo sempre di parlare poco. Però in questo modo aiutava a restare concentrato".

La linea a 3 della difesa è composta da veri e propri mostri sacri: Stam, Nesta e Mihajlovic, fisicità e grinta, abbinati all'intelligenza e l'eleganza dell'ex capitano. "Jaap era fortissimo, Alessandro l'ho incontrato solo da avversario. Era intelligente, di un'altra categoria, un'icona della nostra storia. Su Sinisa inutile aggiungere altro".

CENTROCAMPO E ATTACCO - Impossibile non continuare sulla strada intrapresa, quella della Lazio del 2000 (eccezion fatta per Peruzzi), squadra creata con il giusto abbinamento tra qualità e grinta. A riassumerla perfettamente è il primo nome scelto da Radu a centrocampo, Diego Pablo Simeone: "Mi piace uno con quelle caratteristiche davanti alla difesa, uno alla Lucas Leiva". A completare la linea mediana sono Nedved e Veron per ovvi motivi, pronti a servire sulle fasce lo sgroppante Favalli e lo scattante Conceicao.

In attacco la scelta è veramente dura, ma visto che ci siamo, giusto non rompere l'equilibrio dell'undici creato e, anche per questo, la sua scelta finale ricade su Roberto Mancini, dietro l'unica punta Marcelo Salas. La fantasia e la classe, dietro il bomber, un abbinamento perfetto per una squadra vincente: "Da ragazzo guardavo sempre i movimenti del Matador, sapeva farsi trovare nel posto giusto al momento giusto". E allora chi meglio di Mancini per servirlo...

ALLENATORE - E in panchina? Anche qui è difficile individuare l'uomo giusto. Radu tentenna: la scelta iniziale ricade su Sven-Goran Eriksson, ma poi ci ripensa e vira su Cristiano Bergodi, ex giocatore dal 1989 al 1996 e vice allenatore della Lazio nel 2004: "Ho scelto lui, anche se non ha mai allenato la Lazio in carriera. In Romania, però, ha sempre fatto molto bene".

Pubblicato il 2/08