Lazio, pari e gol per il quinto posto: all'Olimpico è amore e festa

Pubblicato il 21/05
22.05.2022 07:42 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, pari e gol per il quinto posto: all'Olimpico è amore e festa

Pareggio pirotecnico nella serata di festa. Finisce 3-3 di fronte a un Olimpico pieno d'amore. Saluta Leiva, oltre a Strakosha e Luiz Felipe. Il pareggio consente alla Lazio di chiudere al quinto posto, davanti alla Roma di un punto. Finale di saluti ed emozioni con la squadra che saluta un pubblico meraviglioso. Mai così numeroso in stagione e che in apertura aveva celebrato Immobile eletto miglior attaccante del campionato e capocannoniere per la quarta volta.

RIMONTA - Partita da fine stagione? Sì, ma spumeggiante. Il Verona affonda due volte e per due volte buca Strakosha. La prima con il solito Simeone che di testa raccoglie il cross di Lazovic e da due passi batte Strakosha. La Lazio prova a far gioco, ma passano ancora gli Scaligeri, Lasagna indovina il macino dai 20 metri e con l'aiuto di un doppio palo raddoppia. La risposta della Lazio è immediata, Felipe Anderson si muove sul filo del fuorigioco e serve Cabral, destro a giro deviato e 1-2. Partita spezzetata, tanti gli interventi dell'arbitro perché il Verona si fa sentire anche a livello fisico. Buono l'impatto sulla partita di Cabral e Anderson, una giocata del capoverdiano libera Felipe che prova la prima conclusione (murata), sul rimpallo raccoglie e fulmina Berardi. Esplodono i 52 mila dell'Olimpico che tremano, però, sul rinvio sbagliato di Strakosha che finisce sui piedi di Caprari che per fortuna calcia debolmente e non impegna il portiere laziale. La Lazio c'è, trova linee interessanti, Lazzari scatta sulla fascia e crossa al centro ma il colpo di testa di Basic non fa male al Verona.

STANDING OVATION - La ripresa inizia con il debutto di Kamenovic in biancoceleste che si piazza al centro al posto di Luiz Felipe. Poco dopo dentro anche Pedro per Zaccagni. La Lazio domina, crea e sfiora il vantaggio due volte con Milinkovic che prima s'inventa uno slalom clamoroso e viene murato al momento del tiro, il serbo poi è pericolosissimo da corner,  la sua incornata esce di nulla. Il vantaggio è nell'aria e arriva sull'ennesima giocata di Felipe Anderson che si libera del diretto avversario, conclude e trova la parata del portiere veronese, sul tap-in arriva Pedro che insacca. Spazio per Leiva e Romero, il brasiliano è accolto da applausi e cori alla sua ultima con la Lazio. Il gol del vantaggio sveglia di nuovo il Verona e Caprari impegna Strakosha con una punizione dal limite. L'Hellas pareggia al 75', azione confusa, male la difesa che non libera e Hongla trova la porta. Entra Akpa per uno stanco Basic, ma è sempre Milinkovic a far tremare Berardi con un destro potente che esce di poco. La Lazio si riversa in avanti e su azione d'angolo va a un passo dal vantaggio, ma il colpo di testa di Acerbi si stampa sul palo. Sfortunati i biancocelesti nell'occasione. Il finale scorre via senza altre emozioni. La Lazio chiude quinta e con la festa dell'Olimpico.