Lazio, Montesano: "Io tifoso dal '54. Febbre da Cavallo? Il nostro Maestrelli era..."

06.07.2024 16:00 di  Niccolò Di Leo  Twitter:    vedi letture
Lazio, Montesano: "Io tifoso dal '54. Febbre da Cavallo? Il nostro Maestrelli era..."

Attore comico e mito della cinematografia romana, ma soprattutto grande tifoso laziale, Enrico Montesano è intervenuto ai microfoni di Radiosei per parlare del successo di 'Febbre da Cavallo' e della Lazio del '74, squadra con cui più volte si è allenato a Tor di Quinto:

"Viviamo un momento particolare (riferito al Covid e alle guerre in corso, ndr), ora ci siamo sbloccati ma dovremmo uscirne con più consapevolezza. Grazie ai cellulari fortunatamente hai in mano una cineteca per rivivere tutto, penso anche a chi studia. Noi dovevamo muoverci tra enciclopedie e altro. Penso alla mitica lettera di Totò e del grande Walter Chiari. Quando la gente mi incontra mi chiede 'ma sei tu, quanti anni hai?' e io puntualmente me ne levo una decina. Mi chiedono di 'Febbre da Cavallo', un capolavoro di Steno, figlio dell’amalgama di un grande gruppo di lavoro, penso ad Adolfo Celi e Mario Carotenuto. Giravamo a Tor di Valle ma Steno si era un po’ stancato e ci diceva ‘oggi andiamo a Tor di Palle'". 

MAESTRELLI - "Steno era il nostro Maestrelli e tutto il cast era la Lazio. Cochi e Renato mi fanno venire in mente Chinaglia e Re Cecconi. I 50 anni dallo scudetto del 1974? Parliamo di personaggi leggendari, ognuno con un carattere forte e un’adolescenza difficile. Si formarono in un mondo diversissimo da oggi. Oggi il mercato mi fa ridere, noi li comprammo dal Foggia e dall’Internapoli. Quando mi fecero allenare al Maestrelli fu un’emozione fortissima. Io laziale dal 1954, prendevamo le botte e ci facevano il funerale. Io mi allenavo con gli arbitri e facevo capolino sull’altro campo dove giocava la Lazio. Entrai nei mitici spogliatoi, la sora Gina e gli scarpini lucidati col cuoio. Ho ereditato una maglietta di D’Amico col numero 11 in plastica cucito. Penso anche alla gara a Napoli, mister Eugenio Fascetti mi volle con loro prima del match col Campobasso negli spareggi per non retrocedere in serie C. Maestrelli scherzava e mi diceva che mi avrebbe schierato a destra al posto di Garlaschelli".