Lazio, Gentiletti: “Scelsi io di andar via, nonostante le resistenze di Inzaghi"
Ora milita nel Newells Old Boys, ma nel passato di Santiago Gentiletti ci sono due stagioni vissuta all’ombra del Colosseo, indossando la maglia con l’aquila sul petto. Il difensore, alla vigilia del match dell’Olimpico, si è soffermato sulla sfida ai microfoni di juvenews.eu, ricordando inoltre alcuni episodi relativi alla sua permanenza tra le fila della Lazio: “Sarà una gara bellissima, una di quelle sfide che ogni giocatore vuol disputare. Immobile è il pericolo numero uno per la retroguardia bianconera, sta attraversando un ottimo momento di forma, siglando tantissimi gol”.
PASSATO - “La prima stagione è stata condizionata dal brutto infortunio che ho accusato alla seconda giornata, quando mi si è rotto il legamento crociato del ginocchio. Sono riuscito a rientrare nel finale di stagione quando ho giocato la finale di Coppa Italia dopo aver conquistato anche la qualificazione per i preliminari di Champions League. Quando è arrivato Inzaghi, ho trovato continuità ma poi un altro problema al ginocchio di ha escluso per altri tre mesi. Alla fine dell’anno ho maturato la decisione di andare al Genoa. Scelsi io di andare via, nonostante l’allenatore mi aveva chiesto di rimanere. Avevo avuto problemi con lo staff medico ed in piccola parte anche con la dirigenza”.
LAZIO - “Inzaghi è diventato un grande allenatore e lo si capiva fin da subito che sarebbe potuto diventare un tecnico di primo livello. L’attaccante più forte che ho affrontato? Ne ho affrontati tantissimi forti, ma secondo me Klose, che era mio compagno, era un attaccante incredibile, molto intelligente e forte davvero”.
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