L'ex Corradi: "Alla Lazio manca una figura di raccordo tra società e tifosi. In Europa ci vorrà anche fortuna"

16.03.2016 18:07 di  Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
L'ex Corradi: "Alla Lazio manca una figura di raccordo tra società e tifosi. In Europa ci vorrà anche fortuna"

La Lazio, il derby, un passato da protagonista su ogni palcoscenico. Bernardo Corradi ricorda con piacevole emozione gli anni trascorsi all'ombra del Colosseo. L'attaccante toscano ne ha parlato al portale passionedelcalcio.it: "Gli anni al Chievo con il debutto in Serie A e il passaggio alla Lazio sono stati senz’altro i migliori, ma giudico positivamente anche le stagioni negative, perché mi hanno dato qualcosa, facendomi crescere. Cambiando diverse squadre, ho giocato molti derby. Naturalmente a Roma è diverso, in quanto l’adrenalina che trasmette è palpabile tutto l’anno. L’atmosfera delle settimane precedenti è unica, con i tifosi che vengono al campo d’allenamento per incitare la squadra. Mi è dispiaciuto non vedere il pienone allo stadio nell’ultimo derby, perché quando giocavo era sempre tutto esaurito". 

SOGNO EUROPEO - "In Europa la Lazio sta facendo molto bene. Credo abbia tutte le possibilità per passare il turno e lo spero tanto. Domani sarò allo stadio a vederla. Klose è tornato al goal, mostrando di avere gran carattere". Sulla scelta dell'attaccante e sulla possibilità di arrivare in fondo, Corradi spiega: "La scelta va ponderata in base al modo in cui mister Pioli vorrà giocare. Credo sia prematuro fare previsioni, ci vorrà una bella dose di fortuna, oltre che di bravura, ma sicuramente la Lazio può dire la sua". 

AMBIENTE DIVISO - "Vivendola da fuori non posso esprimere un giudizio preciso. Ciò che posso dire è che la società ha badato un po’ di più al futuro con acquisti in prospettiva. Quest’anno dovrà sfoltire una rosa numericamente spropositata, perché non è semplice lavorare con 30 e più giocatori. Inoltre la mancanza di una figura di raccordo (un ex calciatore ad esempio) tra società e l’ambiente, come quella di Marco Di Vaio al Bologna per intenderci, ha di fatto, allontanato i tifosi".