Keita: "Sono diventato uomo e calciatore in Serie A con la Lazio"
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport News, Keita, chiamato a rispondere su un suo possibile approdo in Premier League, ha spiegato: "Sono nato in Spagna e cresciuto nel Barcellona, ma non ho mai giocato nella Liga. Sono diventato uomo e calciatore in Serie A con la Lazio e poi mi sono trasferito a Monaco e giocato in Ligue 1. Mi piace fare esperienze in posti diversi e affrontare nuove sfide. Sicuramente la Premier e la LIga sono grandi campionati per giocatori ambiziosi. Adesso voglio godermi la prossima stagione con il Monaco e migliorarmi".
RAZZISMO - L'ex Lazio è tornato a parlare sui gesti di solidarietà di cui si è reso protagonista in piena emergenza Covid-19: "È accaduto tutto in modo spontaneo. Ho visto un video sui social di questi operai del Senegal che dormivano in strada, vicino alla mia città natale a Barcellona. Non ho pianto spesso nella mia vita, ma quella volta è scesa qualche lacrima. È stato lì che ho deciso di fare qualcosa personalmente per aiutarli a risolvere il problema. Avevo bisogno di fare la cosa giusta. Ciò che è successo a Lleida non è qualcosa di nuovo, onestamente. È triste ma accade ovunque, in Spagna, in Inghilterra, in Italia, in Francia. Avevo bisogno di fare qualcosa e mandare un messaggio positivo, dare un esempio, ciò che si fa è sempre buono. Piccolo o grande che sia, non è importante".
I MESSAGGI DEI CALCIATORI - "Ciò che è davvero importante è il messaggio, non colui che lo manda. Noi calciatori abbiamo il privilegio di parlare a milioni di persone, quindi dobbiamo prenderci la responsabilità del nostro ruolo sociale come sportivi e da sportivi educare e dare messaggi positivi. Sono stato in contatto con molti amici e colleghi: Koulibaly, Sadio Mane e altri. Sono stati aperti e disponibili a fare qualcosa. Il calcio è una grande famiglia".
Roma, paura per Cristante: il giallorosso vittima di una tentata rapina
Inter, infortunio muscolare per Sensi: da valutare i tempi di recupero