Hernanes insonne, ora però c'è il Brescia che evoca bei ricordi...

Un “errore di calcolo” l’ha definito nella notte dello Stade de France. Voleva arpionare il pallone, sfilarlo a Benzema, rubandogli il tempo sullo stop di petto. È andato fuori di giri, ha calcolato male l’intervento, lisciando il pallone e finendo per colpire l’attaccante francese. Inflessibile l’arbitro tedesco Stark: cartellino rosso. Hernanes è stato costretto a rientrare negli spogliatoi, ha lasciato il Brasile in 10 dal 39’ del primo tempo. È andato a consolarlo Jeremy Menez, lo ha abbracciato e accarezzato, bellissimo il gesto del talento della Roma. Subito dopo le telecamere hanno inquadrato Zinedine Zidane, seduto in tribuna autorità, idolo del Profeta, che dopo la partita si è scusato e si è spiegato alla stampa brasiliana. “È stato un errore di calcolo, non volevo entrare in quel modo, non volevo intervenire in modo scomposto. Mi dispiace davvero tanto, ma l’arbitro è stato troppo severo, inflessibile, anche perché è stato il primo e unico fallo della mia partita. Mi dispiace perché questo episodio ha rovinato la partita e la prestazione della squadra, che sino a quel momento aveva giocato bene”.
INSONNE – Da San Paolo ieri in serata sono rimbalzate altre dichiarazioni del Profeta. Ci teneva, troppo. Ha provato invano a convincere l’arbitro a tornare sulla sua decisione. Era troppo tardi. S’è rimproverato l’espulsione nella notte che aspettava da tanto tempo. Era la “prima” da titolare in maglia verde-oro. “Dopo la partita non sono riuscito a dormire. Ho aspettato tanto tempo per avere l’occasione di partire titolare e quando è arrivata ecco cos’è successo. Questa è stata la seconda espulsione della mia carriera”.
RASSICURAZIONI – Al rientro negli spogliatoi c’è stato un colloquio tra Menezes ed Hernanes. Il ct della Seleçao lo ha assolto e perdonato, anche se in privato gli ha rimproverato l’ingenuità costata il cartellino rosso e la partita al Brasile. I due, però, si sono chiariti. “Nessun problema con Menezes”. Il centrocampista della Lazio, dopo aver parlato con l’allenatore brasiliano è apparso più sereno. L’episodio non comprometterà il suo futuro in nazionale. Menezes, ai cronisti brasiliani, ha fatto capire che punterà ancora su Hernanes e lo convocherà per la prossima amichevole, prevista a fine marzo, forse a Londra e con un’avversaria ancora da stabilire.
INGENUITÀ – Durante le interviste, Menezes ha definito determinante l’espulsione di Hernanes. “Ha influenzato la partita, perché sino a quel momento avevamo giocato bene, poi ha attaccato la Francia. Il cartellino rosso è stato ingiusto e sproporzionato. Hernanes ha sbagliato, ha commesso un’imprudenza, ma sono cose che possono succedere nel calcio. Non è stata un’azione tipica del Profeta, non si tratta di un giocatore violento”. La stampa brasiliana ha criticato Hernanes, c’è chi ha ricordato il cartellino rosso di Felipe Melo ai Mondiali sudafricani nei quarti contro l’Olanda. In realtà il suo intervento ne ha fatto venire in mente un altro. Nella finale tra Olanda e Spagna, De Jong, centrocampista del Manchester City, entrò a gamba tesa, colpendo Alonso sul petto e neppure prese l’ammonizione.
DIFESA – Tutti i giocatori della Seleçao si sono stretti intorno a Hernanes. Durissime le accuse di Julio Cesar all’arbitro Stark: “Se Hernanes fosse stato francese non sarebbe stato espulso. Al massimo gli avrebbero dato un cartellino giallo” ha spiegato il portiere dell’Inter. Sulla stessa lunghezza d’onda Elias, centrocampista del Corinthians. “È stata un’espulsione esagerata, non c’era bisogno trattandosi di un’amichevole”. Anche Pato ha assolto e scaricato Hernanes da ogni responsabilità. “Le colpe della sconfitta sono di tutti” ha dichiarato l’attaccante del Milan.
MASSAGGI – Ieri il Profeta è rientrato a Roma sbarcando all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 14,40. Ha raggiunto subito Formello, ma non si è allenato. Solo massaggi e lavoro di scarico. Fisicamente sta bene, anzi meglio rispetto a quando era partito. Domenica aveva concluso la partita con il Chievo avvertendo un lieve affaticamento muscolare. Da oggi tornerà ad allenarsi con il gruppo. Dai suoi colpi dipende il destino della Lazio, che sofferto il suo calo di rendimento nelle prime settimane del 2011.
COLPO – Da oggi scatteranno le prove tattiche a Formello con la squadra al completo. Reja ha sostituito diverse volte Hernanes, ma soltanto con la Fiorentina l’ha lasciato in panchina. Il Profeta fu decisivo nella sfida d’andato con il Brescia: finta di corpo e doppio passo per lasciare sul posto Cordova, passaggio filtrante per Mauri, abilissimo a proiettarsi a rete e battere Sereni in uscita. Nei momenti più esaltanti c’è sempre stato il uso piede e anche domenica scorsa era riuscito a sbloccare il risultato, sorprendendo Sorrentino con una punizione fantastica da venticinque metri. Il tecnico friulano aspetta il suo rendimento. Hernanes può diventare decisivo nella volta verso l’Europa.