GARBAGE TIME - Diego Tristan, un pesce fuor d'acqua nella terra del cacciucco

Come sostituire Cristiano Lucarelli? Domanda da un milione di dollari. Elio Signorelli, ds del Livorno, ha una brutta gatta da pelare. Il simbolo di un'intera città emigra in Ucraina, mister Nando Orsi pretende un bomber di pari caratura ma le finanze del Livorno non aiutano la ricerca. Un bel giorno l'avvocato Gaetano Mari, che detiene la procura del gioiellino Diamanti, si presenta al ritiro di Dimaro con un asso nella manica. Diego Tristan ha 31 anni, è reduce da una stagione suicida a Mallorca. La casella dei gol segna il numero nullo, ma tentar non nuoce. Il presidente Spinelli prepara un contrattino ad hoc per il bomber spagnolo: contratto annuale da 700mila euro con l'opzione per il secondo. Il concetto di 'svenarsi' risulta semplicemente eufemistico. Una coppia da sogno con Ciccio Tavano, per aggredire la Serie A con coraggio.
L'EROE DEL RIAZOR - Crescere nel Betis e tifare Sevilla non è propriamente l'ideale per un ragazzino andaluso con il calcio nel sangue. L'esplosione però avviene tra le spiagge candide di Palma di Maiorca. Qui nacque calcisticamente il talento di Diego Tristan. Cognome che evoca miti medievali, leggenda itinerante come la sua carriera. Dal caldo di Palma alle piogge della Galizia. La Coruna, in particolare, ridente località di 200mila anime poco abituata a godere con la pelota. Almeno fino all'avvento dei Makaay e dei Valeron. Nel 2000 Tristan di trasferisce in Galizia, è l'inizio di una grande epopea. Una Coppa del Re e 2 Supercoppe, un'indimenticabile cavalcata europea in Champions League annichilendo il più esperto Milan con una rimonta storica. "Correvano a mille all'ora" - ha accusato Andrea Pirlo nel suo libro. In 6 stagioni mette a segno 87 reti, si guadagna el dies in Nazionale nella rassegna Mondiale in terra asiatica. Dopo una stagione il Real Madrid lo prenota a suon di bigliettoni, ma Florentino Perez si insedia alla presidenza rilevando Lorenzo Sanz e l'affare salta. In Italia Lazio e Juventus tentano il tutto per tutto per aggiudicarselo, individuandolo entrambe come l'erede di Salas, Capello non nasconde la sua volontà di affiancarlo al Pupone. Il Deportivo chiede cifre sbalorditive mentre il bomber andaluso si sfiata pian piano, fino all'elletro-encefalogramma piatto dopo la partenza del gemello del gol Makaay verso Monaco di Baviera. Il tecnico Caparros lo ripone nel cassetto, l'idolo del Riazor rescinde il suo contratto.
IL DEPORTIVO LIVORNO - Il Mallorca lo richiama all'ovile nel 2006, ma la parabola di Tristan è in caduta libera. L'addio con il suo ex club non è idilliaco: scatta la denuncia per morosità in seguito ad uno stipendio non pagato ed il Depor rischia il blocco del mercato. A Palma stagione da zero gol zero, prima dell'avventura a Livorno, per raccogliere l'eredità di Lucarelli: "Ho grande ammirazione per Lucarelli però - dichiara in conferenza stampa - non sono venuto per sostituire nessuno, sono arrivato solo per fare bene per il Livorno. Una squadra, una società che mi ricorda molto il mio Deportivo". Paragoni di dubbio seguito. Il suo acquisto sembra un valido palliativo per alleviare le pene del popolo livornese dopo l'addio di Lucarelli: "Ora ho la possibilità di dimostrare di essere un bomber anche in un campionato difficile come quello italiano". Voglia di riscatto a palate. Curriculum che non necessita neanche di un colloquio. Risultati? Un pianto. Tristan non riesce ad adattarsi al calcio italiano, il Livorno accumula sconfitte in serie e Nando Orsi viene sostituito in panchina da Giancarlo Camolese. A dicembre si vocifera già di una possibilità di rescissione, si parla di addio al calcio giocato. Il primo gol italiano messo a segno contro la Roma sembra ricaricare le pile dell'attaccante ma l'epilogo è più struggente di quello del suo quasi omonimo Tristano. Una sola rete messa a segno, Livorno in B. E sfiga a gomitate con Adriano per aggiudicarsi il premio di Bidone d'Oro.
PIRATI DELLA STRADA - Tristan riparte dalla Premier League, Gianfranco Zola è convinto di rigenerarlo nel suo West Ham sperimentale. Riserva di lusso, gol pochini ed un episodio spiacevole di cronaca. La sua Porsche si schianta contro un minicab, al termine di una notte allegra con amici. Il tasso alcolico è superiore per tre volte a quello consentito. Il bomber, interrogato dalla polizia, dichiara di non esser stato selezionato come deputato alla guida, di essersi seduto solo per accendere il riscaldamento e che la Porsche, accidentalmente, sia schizzata a tutta velocità. Per la serie: è stato più semplice dribblare Maldini che la Corte di Westminster. Il giudice Nicholas Evans lo bandisce dalle strade per 32 mesi, comminandogli in allegato una multa di 3500 sterline. Interdetto dalla strada, escluso dal calcio che conta, dopo un'ultima parentesi al Cadice. Oggi Tristan fa parte del corpo tecnico della selezione Under 16 del suo Paese. Lo scorso ottobre ha rischiato la vita in un incidente stradale, fratturandosi due costole. La strada è diventata il suo incubo, il gol la sua maledizione.