Ecco chi è il primo arbitro donna della Serie A

Intanto, nel calcio resiste una disparità tra uomini e donne?
01.06.2022 11:44 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Ecco chi è il primo arbitro donna della Serie A

Chi è il primo arbitro donna della Serie A

Il primo arbitro donna della storia della Serie A si chiama Maria Sole Ferrieri Caputi ed è di Livorno. A 32 anni, ha già arbitrato il torneo di Viareggio, nel 2020 è salita in Serie C, prima di passare alla sala Var per le partite di Serie B. Ha pure diretto una partita di Coppa Italia, quella tra Cagliari e Cittadella giocata lo scorso dicembre 2021. Gli appassionati di quote Serie A sulle scommesse speciali “Var sì/Var no” possono prendere appunti: in quell’occasione annullò ben 3 goal con l’ausilio del Var.

Il simbolo di una rivoluzione

Oltre ad essere un arbitro, di cosa si occupa Maria Sole Ferrieri Caputi? É laureata in scienze politiche, ha conseguito una magistrale in sociologia, è dottoranda all’Università di Bergamo, e ad oggi ricopre anche il ruolo di ricercatrice alla Fondazione Adapt (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni Industriali). Maria Sole Ferrieri Caputi rientrerà sicuramente tra i principali simboli della rivoluzione femminile nel calcio italiano. Rivoluzione in corso anche a livello globale, tant’è che, in occasione dei Mondiali in Qatar in programma per il prossimo novembre, il Comitato della Fifa (presieduto da Pierluigi Collina) ha selezionato ben tre arbitre: la francese Stephanie Frappart (già designata per Euro2020), la ruandese Salima Mukansanga e la giapponese Yoshimi Yamashita. La scelta di tre arbitre dal colore della pelle diverso pare sia stata fatta proprio per proporre un simbolo dell’uniformità tra generi e razze.

La disparità tra uomo e donna nel calcio

E allora, in molti si chiederanno: esistono ancora disparità tra generi nel mondo del calcio? Se si considera che tra gli arbitri della Serie A 2022/2023 ci sarà un arbitro donna, che a partire dal primo luglio 2022 il calcio femminile diventerà ufficialmente sport professionistico e che le calciatrici potranno versare regolarmente i contributi, siamo molto vicini alla totale uniformità di genere. Un argomento però ha alzato un po’ di polverone negli ultimi giorni: esiste ancora una disparità tra gli stipendi! Infatti, lavorare nel mondo del calcio come calciatore garantisce uno stipendio medio annuo pari a 500 mila euro, mentre lo stipendio medio annuo di una calciatrice è pari appena a 15 mila euro. In pratica, 5 mila euro in meno rispetto ad un giardiniere e 10 mila euro in meno rispetto ad un magazziniere. Negli scorsi giorni, su un noto giornale on line nazionale, è intervenuto pubblicamente un avvocato a sottolineare che c’è stato comunque un salto epocale. Ha precisato anche che l’attuale divario tra gli stipendi è molto correlato alla attuale differenza di valore tra i diritti tv e gli sponsor di un calciatore rispetto ad una calciatrice di Serie A.

Maria Sole potrà arbitrare la Lazio? 

La risposta è facile: assolutamente sì. L'Organo Tecnico dell'A.I.A infatti non avrebbe problemi, da regolamento, ad assegnare alla Lazio un arbitro della sezione di Livorno. La speranza dei tifosi biancocelesti è che i precedenti di Maria Sole Ferrieri Caputi non convoglino nel tempo verso quelli del più noto arbitro livornese dei tempi recenti, Luca Banti. Con l'arbitro toscano la Lazio ha infatti incamerato ben 27 precedenti con un passivo decisamente importanti. Insomma, con Banti di Livorno la Lazio non sorride. La squadra biancoceleste ha perso infatti 14 volte, pareggiato 5 e vinto 8.