Antonio Esposito racconta l'ex allenatore Petkovic: "Il suo calcio è votato all'attacco... La Lazio per lui sarebbe il giusto premio"

Parla in esclusiva per Paese Sera Antonio Esposito, ex calciatore della Nazionale svizzera ed oggi commentatore per la Rsi. Nel 2004 è stato allenato da colui che sembra destinato a diventare il nuovo allenatore della Lazio.
Per Antonio Esposito, ex calciatore della Nazionale svizzera ed oggi commentatore per la Rsi, Vladimir Petkovic è semplicemente “Vlazo”. Il tono affettuoso nasce dal fatto che il centrocampista svizzero nel 2004 è stato allenato da colui che sembra destinato a diventare il nuovo allenatore della Lazio.
Chi è Vladimir Petkovic?
Vlazo è un bravo allenatore, che ha avuto una carriera se non fulminante sicuramente molto rapida. Ha iniziato nel 1997 al Bellinzona, io l'ho avuto come tecnico a Lugano. E' un allenatore molto valido, ha maturato esperienze importanti soprattutto nello Young Boys, dove gli sfuggì lo scudetto all’ultima giornata. Ha avuto un’esperienza negativa in Turchia con il Samsunspor, dove però non era facile far bene. Il suo è un calcio molto offensivo, votato all’attacco, può veramente far divertire con il suo 3-4-3. Se dovesse andare alla Lazio sarebbe un premio per Vlazo, per quello che ha fatto durante la sua carriera. Ammetto di essere rimasto sorpreso di questa chiamata da Roma, è un’occasione che non deve lasciarsi sfuggire.
La sua idea di calcio?
Vlazo è solito schierare le sue squadre con il 3-4-3, a volte con il 4-3-3. L’idea di fondo è che la squadra deve sempre giocare all’attacco, e spesso le sue squadre risultano divertenti da vedere, giocando anche un buon calcio. Comunque i tifosi della Lazio possono stare tranquilli, quando parlo di un calcio offensivo, non significa che le sue squadre di solito subiscono una gran quantità di gol.
Come è stata quest’ultima esperienza in Svizzera?
E’ stata una stagione molto difficile per il Sion: nello scorso campionato si era qualificato per l'Europa League. Ha però disputato alcune gare facendo giocare quattro giocatori che la federazione svizzera non aveva tesserato, subendo l’estromissione dal trofeo. Il presidente del SIon ha proseguito con procedure penali e ricorsi, senza ottenere risultati positivi. In campionato è stato penalizzato di 36 punti e poiché l’ultima classificata è fallita economicamente, e quindi cancellata dalla classifica, il Sion è stato costretto a giocarsi lo spareggio per la Salvezza. Vlazo è stato chiamato per giocare le ultime 2-3 gare di campionato e i playout . E’ riuscito a salvare il Sion, che è comunque una squadra che senza quei punti di penalizzazione sarebbe sicuramente arrivata in cima al campionato.
E’ pronto per una squadra importante come la Lazio?
Conosco bene il calcio italiano avendo giocato al Cagliari, e so bene quali pressioni ruotino intorno alle squadre, in particolare a Roma. Vlazo è una persona posata, ma molto determinata, sa sempre con chiarezza cosa vuole ottenere. Certo la panchina della Lazio è una panchina importantissima, e se le cose non dovessero andar bene non so come reagirebbe. Ma finora ha maturato esperienze importanti, che lo aiuteranno a gestire anche le situazioni più complicate. Poi è ovvio che la carriera di un allenatore è legata ai risultati, ma sono convinto possa fare bene alla Lazio. Dovrà conquistare i tifosi, so che con Reja c’erano parecchie frizioni, ma Vladimir è una persona che sa farsi apprezzare.