AIC, Calcagno: "Troppe gare? La Fifa ha fatto un passo, ora la Serie A..."
"Abbiamo una Supercoppa che aggiunge partite. Il grande sforzo che i giocatori fanno in giro per il mondo riguarda le competizioni internazionali. Noi come sindacato parliamo con le istituzioni e speriamo che si possa trovare un punto di incontro anche grazie all’Unione europea. Potremmo riuscire a fare ciò che finora ci è stato negato". Lo ha affertmato il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, Umberto Calcagno, ospite alla trasmissione radiofonica "La Politica nel Pallone" in onda su Radio Rai GR Parlamento.
Proseguendo il discorso, il numero uno dell'AIC ha aggiunto: "UEFA e FIFA dovranno essere nostri interlocutori. Finora la FIFA non aveva mai dato importanza alle nostre istanze. C’è un inizio di interlocuzione con la FIFA. Si tratta di avere una visione per il futuro, con una ridistribuzione delle risorse. La salute dei calciatori di alto livello serve a preservare anche la parte migliore del nostro spettacolo. Dopo la cinquantesima partita non si può pretendere che riescano ad esprimere lo stesso livello di intensità e di gioco. Oggi c’è la sensibilità nel curare anche questo aspetto, dal punto di vista psicologico. Questo riguarda anche allenatori e staff".
"Avere la settima a tipo per potersi allenare fa la differenza. Le squadre che giocano anche durante la settimana sono più soggette ad infortuni. Il Napoli ha la possibilità di prepararsi meglio, oltre a dei valori tecnici che tutti conosciamo. La Serie A e la Nazionale sono il grande volano del nostro mondo. Bisognerà trovare una modalità che valorizzi la Nazionale e il lavoro che Spalletti deve fare. Serve un sistema che valorizzi i selezionabili e il lavoro che fanno Serie B, Lega Pro e mondo dilettantistico. La Serie A deve farci capire cosa vuole dal nostro sistema".