Gentiletti: "In 10 anni mai un infortunio così, ma io guardo avanti!"

Sarebbe da chiedersi perché il destino abbia scelto di puntare beffardo su Santiago Gentiletti. Prima gli ha fatto raccogliere applausi, subito dopo ha troncato la sua stagione, una mazzata tra capo e collo. Si fa per dire, ovviamente, è un legamento del ginocchio a saltare. E insieme a lui sembra andare in tilt anche la Lazio, che ieri sera ha dovuto fronteggiare l'Udinese privata dei punti cardine della propria formazione, finendo per sfoggiare una prestazione deludente. L'infortunio dell'ex San Lorenzo non ci voleva, né tantomeno la necessità di colmare un gap così significativo, per sei mesi d'assenza. Mercoledì l'argentino ha subito l'intervento di ricostruzione del crociato sinistro anteriore, è stato il dottor Lovati a eseguire l'operazione. Ed è sempre l'ortopedico sociale biancoceleste a confermare sia l'ottima riuscita dell'intervento, sia i lunghi tempi di recupero previsti. Il difensore centrale ha rotto il silenzio sfogandosi ai microfoni di ESPN Radio: "Mi trovo ancora in ospedale, ma dovrei uscire nelle prossime ore. Mi hanno detto che ne avrò per sei mesi. Non ho mai avuto gravi infortuni in 10 anni di calcio professionistico, solo in Cile ho dovuto affrontare uno stop. Pensavo che alla mia età sarebbe stato molto difficile tornare in Europa. Ci si è messa anche la sfortuna!". Dicevamo degli applausi, ma non solo gli entusiasmi dei tifosi biancocelesti. In Argentina, el Chueco non è proprio il primo che passa: con i rossoblù ha militato per due stagioni, quanto basta per incrementare il palmares societario con una Coppa Libertadores e la vittoria di un torneo Inicial, nel 2013: "Dopo aver giocato in Francia mi hanno chiamato Lammens (Matìas, ndr) e Tinelli (Marcelo, ndr). Mi sorprese positivamente quello che volevano fare al San Lorenzo. Grazie a Dio ci sono riusciti e hanno raggiunto i traguardi più importanti nella storia del club". Tutte ragioni per le quali non poteva che essere un grande osservato del ct albiceleste: per il centrale difensivo si sarebbe potuta disegnare anche una futura convocazione in nazionale. "Peccato", è stato il commento Gerardo Martino. Un sapore ancora più amaro in bocca: "Avevo sentito della possibilità - racconta Santiago - ho apprezzato molto le parole di Martino, non possono che riempirmi d'orgoglio e rendermi felice. E' il sogno di tutti giocare in Nazionale, ma si sa che è difficile perché c'è tanta concorrenza". Gentiletti ha poi chiarito le ragioni dell'avvio in sordina del campionato per il Ciclòn: "Siamo stati in tanti a lasciare il club, di questo il gruppo ne può risentire. Ma si risolleveranno, hanno una grande squadra". Tornando a Roma, alla Lazio, al proprio ginocchio sventurato. Le parole di chiusura di Santiago Gentiletti, però, non possono che essere fiduciose: "Guardo avanti, nonostante la sfortuna dell'infortunio!".