"Vedo un'aquila che è in volo, chiudo gli occhi e penso a te"... Dopo due mesi, Mirko è nel cuore di ogni laziale

Sono trascorsi due mesi dalla scomparsa di Mirko Fersini. La giovane promessa ci ha lasciati, infatti, lo scorso 12 aprile, dopo sei giorni di degenza presso l’ospedale S.Camillo di Roma. Mirko, a soli 17 anni punta di diamante della formazione Allievi guidata da Simone Inzaghi, amava la Lazio, ma più di tutto amava la vita. Una scelta, questa, che anche i suoi genitori hanno voluto rispettare fino in fondo. Sei persone infatti continuano a vivere grazie alla donazione di organi donati dalla stella biancoceleste: fegato, cuore, polmoni, reni, pancreas e cornee. Mirko oltre alla maglia biancoceleste numero 2, ha lasciato i genitori Katia e Roberto, le sorelle Tania e Marika e il nonno Alfredo: la squadra che lo svegliava la mattina e che la sera gli rimboccava le coperte. "Ho visto crescere Mirko. Ci univa l'amicizia con la famiglia, la fede ed anche il tifo per la Lazio. Un giovane sportivo che aveva tutto un futuro davanti: la fede non cancella il pianto ma contribuisce a dare un senso alla tristezza, all'abbandono, al distacco e al dolore atroce della famiglia. La morte di Mirko, però, non è la fine di tutto ma un inizio, alla luce di Cristo. Cari giovani la vita è preziosa ed è un grande dono: valorizzatela al massimo; scrivete sempre subito in bella ogni momento importante''. Parole queste di Padre Leonardo Ciarlo, ex parroco dell'Isola Sacra e dal 2008 alla Giustiniana, amico di famiglia e tifoso biancoceleste, che ha accompagnato Mirko lungo la sua lucente esistenza. Il legame tra Mirko, i suoi affetti e la Lazio non si è interrotto: i genitori della piccola Aquila erano infatti alla festa organizzata da Pino Wilson al Gran Teatro, una celebrazione dei supporters della squadra più antica della capitale. Il momento più toccante della serata è stato il minuto di silenzio, spontaneo, che tutti i presenti, alzandosi in piedi, hanno volto dedicare a Mirko, dopo che il compagno di squadra, Rocco Giordano, a fatica era riuscito a mettere insieme le parole per ricordare l’amico del cuore. In giornate in cui i palloni sembrano sempre più sgonfi, ci piace riportare alla mente, come un gentile epitaffio, le frasi di Aldo Morrone, direttore generale del San Camillo. ''Con il suo estremo gesto di solidarietà, Mirko ha segnato il più importante goal della sua breve vita: restituire salute e speranza ad altre sei persone''.
E’ espressa volontà dei genitori che sia Radiosei a rendere pubblica l’immagine che ricorda Mirko, nel luogo dove sono riposte le sue spoglie. Riposa in pace, Mirko.