"Sono le 18.04 del 14 maggio 2000 e la LAZIO è CAMPIONE D'ITALIA!"

Stefano Greco ha presentato il libro DOVE OSANO LE AQUILE (da non perdere) http://www.lalaziosiamonoi.it/?action=read&idnotizia=12075 a celebrare un trofeo mai dimenticato dai tifosi biancocelesti:
Riassumiamo la cavalcata trionfale di una stagione trilling:
Ulteriore capitolo del romanzo LAZIO. Uno scudetto ormai in mano, scippato alla penultima giornata e riacciuffato un'ora e mezza dopo la conclusione del campionato, dalla forza della gente Laziale e da una pioggia purificatrice. E' la Lazio di Cragnotti, piena di campioni e buoni giocatori, in panchina lo svedese Sven Goran Eriksson. Tante sono le squadre che si presentano al nastro di partenza, preparate per la vittoria finale: Lazio, Milan, Juventus, Inter, Fiorentina, Parma e Roma, tutte attrezzate per giocarsi lo scudetto del nuovo millennio. La Lazio è ancora scottata dall'epilogo del campionato precedente, dove nelle ultime giornate si vide rimontare da un Milan spinto da un vento favorevole. Non c'è più Vieri ceduto all'Inter, ma c'è Nesta dall'inizio.
Si parte con Lazio Cagliari partita solo sulla carta non impegnativa, invece servono una punizione di Veron ed un rigore di Inzaghi per spuntarla per 2 a 1.
Segue la trasferta a reti bianche col Bari, dove l'arbitro Treossi si rende protagonista annullando inspinspiegabilmente un gol a Salas che raccoglie una maldestra rimessa in gioco del portiere barese. 3 a 0 al Torino con gol di Veron, Inzaghi e Salas.
2 a 1 in casa del Parma con Salas ed Almeyda al volo da 35 metri.
Poi finalmente il giorno più atteso, Lazio Milan, occorre vendicare lo scudetto perso l'anno passato. I giocatori ci tengono, la gente Laziale di più. Il pubblico ha l'adrenalina a mille, il sostegno alla squadra è incessante. La partita si rivelerà uno spettacolo assoluto. Veron porta in vantaggio la Lazio, poi un'autorete di Mihajlovic ristabilisce il risultato in parità. Simeone su azione di calcio d'angolo infastidisce Abbiati che smanaccia dentro la sua porta: 2 a 1. Salas di testa e sono 3, la strada è spianata. Invece si sveglia Shevchenko che dal finale del primo tempo alla metà del secondo tempo segna per ben 3 volte. Incredibile! La Lazio nonostante l'ottima partita è sotto per 3 a 4. Ma "el Matador" è in forma tanto quanto il campione ucraino e con una botta di sinistro porta il risultato sul 4 a 4; poi nel finale sfiora addirittura il vantaggio. Vendetta non consumata, ma spettacolo in campo e sugli spalti.
Udinese Lazio senza storia, Veron, Boksic e Mihajolovic firmano lo 0-3; la Lazio è sola in testa alla classifica.
Pioggia di gol in casa con il Lecce; salentini in vantaggio, poi dal 27° al 33° ben quattro reti, i primi tre della Lazio, Pancaro e doppietta di Stankovic, il quarto del Lecce; nel recupero i biancocelesti firmano il 4 a 2 con Inzaghi.
Inter Lazio, partita equilibrata anche se il pareggio viene acciuffato solo al 90° con Pancaro; nel recupero solita velenosa punizione di Mihajolovic ma l'estremo nerazzurro Peruzzi salva da gran campione.
Ancora 4 reti, le infligge al Verona, Veron direttamente da calcio d'angolo, poi Salas e Negro entrambi di testa, chiude Boksic.
E' il giorno del derby, lo gioca in casa la Roma dipinta alla vigilia come la vittima sacrificale; invece la Lazio ha un black out inspiegabile, i giallorossi al 25° del primo tempo sono sopra di 4 reti; il gol della bandiera lo sigla Mihajolovic nel secondo tempo su calcio di rigore. La Lazio oltre che con le ossa rotte, ne esce fortemente ridimensionata.
Ancora una partita terribile, in casa c'è la Juventus; la Lazio sembra essersi ripresa dalla batosta del derby, 0-0 il risultato finale; al comando del campionato un terzetto: Lazio, Juventus ed ora anche Roma.
La Lazio torna alla vittoria a Perugia, un gol per tempo di Salas e Conceiçao regolano gli umbri.
2-0 alla Fiorentina in casa con Boksic e Stankovic; si stacca la Roma dal terzetto di testa, sconfitta 1-0 a Bologna grazie ad un gol del grande Beppe Signori.
Ancora un 2-0, a Roma contro il Piacenza, Salas ed ancora una punizione di Mhajolovic; la Lazio torna sola al comando.
2-0 questo è il risultato ricorrente, ma questa volta la Lazio lo subisce ad opera di un modesto ma volitivo Venezia; i biancocelesti vengono superati in testa alla classifica dalla Juventus.
9 gennaio 2000, il calendario ha voluto fare un bel regalo alla Lazio per il giorno del suo centenario, domenica e partita in casa. La giornata inizia con la raccolta di tutte le sezioni della polisportiva e di tutti i tifosi, a Piazza della Libertà, la culla della Lazio. Da li per procedere in corteo con bandiere e vessilli al vento, fino allo Stadio Olimpico. La Lazio si presenta contro il Bologna dell'ex Signori, con la nuova maglia del centenario. Inizialmente tesa ed impacciata, subisce un palo di Signori; poi rigore sbagliato di Mihajlovic. Gran tiro di Nedved che si stampa sulla traversa, raccoglie Salas che sblocca il risultato! Ma i felsinei ad inizio del secondo tempo pareggiano. 15' minuti dal termine, colpo di testa di Nedved e Lazio nuovamente in vantaggio. Poi nei minuti di recupero, il neo acquisto Ravanelli porta sul 3 a 1 la Lazio. Lo scontro diretto tra Juventus e Parma finisce in pareggio, Lazio prima in solitudine. Grande centenario.
Seguono due 0-0 in casa rispettivamente della Reggina e del Cagliari, la Juventus prima ci supera e si laurea capine d'inverno, poi allunga.
Il Bari di Fascetti all'Olimpico, si svolge tutto nel primo tempo; al 1' rigore di Mihajlovic, poi Salas porta la Lazio sul 2 a 0, due minuti ed il Bari accorcia, palla al centro e definitivo 3 a 1 per la Lazio con Nedved.
Dominio della Lazio in casa del Torino, a 20' dal termini si è sullo 0-3 con Sensini, Mihajlovic su rigore e Ravanelli; poi il toro riapre la partita con due reti, ma al 93° Salas firma il definitivo 2-4. Lazio nuovamente prima.
Arbitro scandaloso in casa con il Parma, 0 a 0, la Juve ritorna prima in classifica, si avvicina anche il Milan.
Ed è proprio il Milan ad ospitare la Lazio, bella gara, ma i rossoneri se l'aggiudicano con due rigori contro il solo gol d'Inzaghi, 2 a 1. La classifica vede: Juve 47pt, Milan 44, Lazio 43, Roma 42 e Inter 40.
Negro e Salas regolano l'Udinese per 2 a 1. Nedved permette di espugnare il campo del Lecce per 0 a 1; la Lazio allunga su Milan e Roma.
E' la volta dell'Inter in casa, partita stregata si conteranno alla fine 28 conclusioni della Lazio, contro le 5 dei nerazzurri. Ma ad 8' dalla fine si è sotto di due gol. Poi Inzaghi e Pancaro, spinto dai 70.000 dell'Olimpico agguantano il pareggio, 2 a 2. La Juve allunga a +6.
Inattesa sconfitta a Verona per 1 a 0, Juventus a +9!
Derby di ritorno, inizia male come all'andata, al 2° minuto Roma in vantaggio; poi al 25° pareggio con un percussione di Nedved e tre minuti dopo, capolavoro di Veron su punizione 2 a 1 e tutti a casa. I bianconeri sconfitti dal Milan, sono ora +6.
E si va proprio a Torino in casa della Juventus. L'occasione per riaprire il campionato è ghiotta, si arriva a questo importantissimo appuntamento con alle spalle due esaltanti vittorie, quella del derby e quella del mercoledì successivo in casa del Chelsea in Champions League. E' una Lazio concentrata e cinica, che strappa un'importantissima vittoria di misura su gran colpo di testa di Diego Pablo Simeone! La vetta della classifica è li, ora a soli 3 punti.
Diego Pablo Simeone
Vittoria senza storia in casa con il Perugia, anche se per solo 1 a 0 grazie a Lombardo.
Si va a Firenze, la partita si rivela non adatta per i deboli di cuore. Vantaggio dellaFiorentina al 24°, due minuti e gol di Nedved, altri quattro e 2 a 1 per opera di Boksic. Secondo tempo, subito il pareggio viola, poi nel finale due rigori per la Lazio, sempre Mihajlovic dal dischetto, il primo lo sbaglia, l'altro no, 3 a 2; ma al 92° la beffa Batistuta su punizione pareggia. Nuovo allungo della Juventus che ora è a +5.
A Piacenza secco 0 a 2 con Simeone e Veron, più un palo di Inzaghi. La Juve sempre a +5, e mancano solo 3 giornate al termine.
Simeone, Indaghi ed un'autorete permettono di battere il Venezia all'Olimpico per 3 a 2; ma la notizia più bella ed inattesa viene da Verona, Cammarata ha castigato due volte i bianconeri, ora solo due punti ci separano.
15.000 Laziali a Bologna, gol di Conceiçao, pareggio dell'ex Signori, poi Simeone e Salas portano la Lazio sul 3 a 1, c'è tempo per un altro gol di Signori, 3 a 2 per la Lazio. E' però il giorno dello scandalo di Juventus-Parma, Cannavaro a pochi minuti dal termine pareggia per il Parma, su azione di calcio d'angolo, però l'arbitro De Sanctis annulla inspiegabilmente per un fallo che solo lui ha visto. Le speranze di vittoria ormai sono svanite, l'ultima giornata vede la Juve impegnata in casa di un tranquillissimo Perugia, la stessa storia dell'anno passato, lo stesso sentore di furto.
Simeone segna di testa e poi festeggia E' la Reggina ad essere ospitata per l'ultima giornata, secco 3 a 0 con due rigori di Inzaghi e Veron, gol finale di Simeone. Gli occhi sono in campo, ma le orecchie a Perugia, dove la partita sullo 0 a 0 deve essere sospesa per un violento nubifragio. A Roma la partita finisce, ma nessuno esce dallo stadio. Intanto a Perugia dopo numerosi tentativi, l'arbitro Collina decide di riprendere la partita. In effetti dopo quasi un'ora il campo è notevolmente migliorato, perlomeno è bagnato per tutte due le squadre.
Con lo 0 a 0 sarebbe spareggio, quello che i tifosi hanno chiesto la mattina, manifestando per lo scandalo della giornata precedente. C'è chi prega, chi sta fermo al suo posto, chi non riesce a starci, s'incrociano sguardi……. Lo 0 a 0 ci stava bene, quale migliore rivincita in uno spareggio, poi all'improvviso un urlo bestiale, dalle radioline la notizia inattesa, Calori difensore del Perugia ha fatto gol!! Migliaia d'abbracci, lacrime a bagnare gli spalti, cellulari impazziti, brividi d'emozioni, ricordi, rivincite, riti e preghiere, tutti hanno da ringraziare qualcuno.
Con lo 0 a 0 sarebbe spareggio, quello che i tifosi hanno chiesto la mattina, manifestando per lo scandalo della giornata precedente. C'è chi prega, chi sta fermo al suo posto, chi non riesce a starci, s'incrociano sguardi……. Lo 0 a 0 ci stava bene, quale migliore rivincita in uno spareggio, poi all'improvviso un urlo bestiale, dalle radioline la notizia inattesa, Calori difensore del Perugia ha fatto gol!! Migliaia d'abbracci, lacrime a bagnare gli spalti, cellulari impazziti, brividi d'emozioni, ricordi, rivincite, riti e preghiere, tutti hanno da ringraziare qualcuno. Ultimi minuti vissuti in un'unica anima, quella dei 70.000 che non sono andati via. 6 minuti di recupero, un eternità.....ma da migliaia di radioline, in una sola voce si sente: SONO LE 18 E 4 MINUTI, LA LAZIO E' CAMPIONE D'ITALIA. Ora vai a raccontarlo a chi verrà dopo; la Storia della Lazio, tutta un romanzo nella buona e nella cattiva sorte.