E' nata la fondazione Gabriele Sandri, "For an angel" il nome del primo progetto

27.05.2011 16:00 di  Daniele Baldini   vedi letture
Fonte: millenovecento.it - Stefano Greco
E' nata la fondazione Gabriele Sandri, "For an angel" il nome del primo progetto
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© foto di Federico Gaetano

“Il futuro della memoria”.E’ questo il messaggio scelto per illustrare il percorso della Fondazione Gabriele Sandri. Nata ufficialmente il 9 gennaio del 2009, su iniziativa di Giorgio e Cristiano Sandri e con la benedizione del sindaco Alemanno e del Comune di Roma, per ricordare per sempre un ragazzo ucciso in modo tanto brutale quanto assurdo, la Fondazione ha mosso ufficialmente oggi il suo primo passo.
“Ci abbiamo messo un po’ troppo tempo –ha detto Giorgio Sandri – perché in questo paese è tutto complicato e la burocrazia non risparmia neanche iniziative come questa, senza alcun scopo di lucro. Ma la cosa importante è arrivare a meta. E con un po’ di pazienza, ci siamo riusciti, finalmente”.
A Roma, a piazza di Siena, nel salotto buono della Capitale prestato in questi giorni all’equitazione, è stato presentato ufficialmente il nuovo sito internet, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Consultivo, organi deliberativi e operativi della no profit a carattere nazionale. Nei quadri direttivi ci sono i figli di Luciano Re Cecconi e Agostino Di Bartolomei, due campioni d’Italia di Lazio e Roma scomparsi come Gabbo in modo tragico. Ma nell’organigramma sono presenti anche la Federcalcio e Roma Capitale, rappresentata dal sindaco Gianni Alemanno e dal Delegato allo Sport Alessandro Cochi. Oltre all’on. Walter Verini del PD, a dimostrazione della trasversalità politica di questo comitato.
Politica e sport, quindi, a braccetto nel nome di Gabriele Sandri, con molti calciatori in attività impegnati in prima fila, da Lorenzo De Silvestri ad Alberto Aquilani, da Daniele De Rossi a Gugliemo Stendardo (unico presente oggi) in rappresentanza di Roma e Lazio, a conferma di una fondazione senza colori o di tutti i colori, decisa a portare avanti progetti legati alle due grandi passioni di Gabriele Sandri: il calcio e la musica da discoteca. Le prime iniziative del progetto “Il futuro della memoria”, sono il progetto legato alla musica chiamato “FOR AN ANGEL” e lo sviluppo del progetto legato alla donazione del sangue, nato grazie all’iniziativa del ‘Gruppo di donatori Gabriele Sandri’, creato da Francesco d’Orlando.
“Donare sangue– ha detto Cristiano Sandri – è da sempre uno dei gesti più nobili. E il fatto di legare il nome di Gabriele a questo gesto d’amore e di solidarietà è per noi motivo d’orgoglio. Il nostro progetto è quello di estendere la donazione, che ora si svolge solo al ‘Bambino Gesù’ di Roma e di Palidoro, a tutto il territorio italiano. Per faròlo, ci legheremo anche a tutti quei gruppi di ragazzi che in tutta Italia ci hanno manifestato la loro vicinanza e la loro solidarietà in questi anni. Ragazzi di stadio, ragazzi normali come Gabriele. E a questo proposito, voglio sottolineare ancora una volta il fatto, poco pubblicizzato dai media, che ogni iniziativa fatta nel nome di Gabriele in questi anni si è svolta senza nessun tipo di incidenti, con grande civiltà e rispetto delle istituzioni. Anche nei momenti in cui era difficile credere nelle istituzioni, dopo quella sentenza di primo grado”.
Cristiano Sandri nel suo discorso, pacato sia nei toni che nei contenuti, parla di “normalità”. Ma di normale in questa vicenda legata alla morte di suo fratello Gabriele, purtroppo, non c’è veramente nulla. Anche le cose più semplici, come mettere una targa in quel maledetto autogrill di Badia al Pino, diventa difficile quasi quanto scalare l’Everest.
“Ma ci riusciremo a farlo– dice Giorgio Sandri, spalleggiato dall’on. Verdini e dal delegato alla Sport di Roma Capitale, Alessandro Cochi – perché non si tratta di una provocazione, ma solo di un gesto di umanità, per ricordare un ragazzo ucciso in modo assurdo”.
Da sabato 28 maggio, la sede della fondazione, situata nello splendido palazzetto di Piazza della Libertà messo a disposizione dal Comune di Roma sarà aperta al pubblico per diventare un nuovo punto di aggregazione sociale. Nel cuore di Roma, nel luogo dove è nata la Lazio.