Anna Falchi: "Amo la Lazio perchè sa risorgere anche dalle situazioni più difficili... Lo spogliarello? La Ferilli lo annunciò ed io lo feci"

08.03.2011 20:10 di  Marco Valerio Bava   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Anna Falchi: "Amo la Lazio perchè sa risorgere anche dalle situazioni più difficili... Lo spogliarello? La Ferilli lo annunciò ed io lo feci"

E' una delle madrine della Lazio, a lei e al suo "spogliarello" è legato uno dei fotogrammi della festa tricolore del 2000. Oggi 8 marzo e festa della donna, non ptevano mancare le parole di Anna Falchi, laziale doc che non ha mai nascosto la sua fede per i colori biancocelesti. Ha scelto la Lazio per i suoi colori, che si rispecchiano nei suoi occhi e per il suo simbolo maestoso. Arrivata a Roma ad inizio anni 90 la showgirl romagnola non ha vuto quindi dubbi su quale squadra scegliere. "Quando arrivi a Roma tutti ti chiedono sei della Roma o della Lazio -ha dichiarato a Lazio Style Radio-, io sono a Roma da 18 anni e ho scleto subito la Lazio.Sono nordica, viste le mie origini finlandesi e la Lazio ha la Curva Nord. Il biancoceleste ce l'ho negli occhi e quindi non potevo che scegliere la Lazio. Poi l'aquila è un simbolo bellissimo". Sven Goran Eriksson è il personaggio biancoceleste che ricorda con più piacere, un tecnico capace di creare una squadra fortissima, capace di dominare in Italia e imporre la propria legge anche in Eruopa. "Eriksson è un grandissimo allenatore, ha amalgamato alla grande quel gruppo di campioni che ci ha permesso di vincere tanto". Anna Falchi, nonostante non sia romana e non abbia un background biancoceleste ha capito alla perfezione qual è l'essenza della Lazio e il filo conduttore della sua storia, una società che sa rialzarsi anche dai momenti più drammatici. "La cosa bella della Lazio è che riesce sempre a risorgere dalle situazioni più difficili. E' una squadra che non molla mai".  Lo spogliarello durante la festa scudetto è nato quasi come uno smacco alla giallorossa Sabrina Ferilli, uno spogliarello che non venne programmato. "Lo spogliarello fu una cosa molto spontanea. C'era la Ferilli che tutto l'anno millantava che avrebbe fatto lo spogliarello in caso di Scudetto della Roma, allora ho pensato: lei lo dice e io lo faccio. Quella era la maglia di Mancini che si era appena ritirato e l'ho indossata, invece di farlo in privato, l'ho fatto in pubblico (ride ndr)".