Pedro e Vecino, due "ragazzini" per la Lazio: Ma il futuro è ancora da definire
RASSEGNA STAMPA - Settanta anni in due, ma continuano a correre come diciottenni. Altro che vecchietti, Pedro e Vecino. Prestazioni convincenti ogni tre giorni, esperti e affidabili e, soprattutto, con una condizione atletica da far invidia anche ai più giovani. Il futuro è adesso, una gara dopo l'altra. Poi, però, arriverà il momento di discuterne a livello contrattuale. Ad oggi non c'è fretta e si vedrà soltanto con la stagione in dirittura d'arrivo, con la scadenza fissata appena oltre i possibili obiettivi da centrare.
Pedro ha strabiliato da ottobre in poi: 6 gol in 12 presenze complessive, uno dei migliori in assoluto, decisivo soprattutto all'Olimpico contro Empoli e Porto. Prima dell'inizio della stagione aveva rischiato il taglio dalla lista: alla fine la Lazio ha depennato il nome di Castrovilli. Rendimento alla mano, mai scelta fu più giusta. Pochi dubbi, invece, su Vecino, che continua ad essere lo stesso centrocampista di garanzia. Ma ora vede molto di più il campo. Le rotazioni, con uno così, non possono mai essere un problema: alternato a Guendouzi e Rovella, ha arricchito le sue performance col colpo di testa al Genoa (gol del 3-0).
La scadenza in vista accomuna Pedro e Vecino, ma in entrambi i casi i colloqui col club non sono ancora entrati nel vivo. Lo spagnolo - grazie a un'opzione sul contratto legata alle presenze nella scorsa stagione - visto scattare il rinnovo per altri 12 mesi, posticipando la scadenza al 2025. Le sue ultime interviste hanno chiarito la volontà di attendere il momento giusto per eventuali nuovi accordi: "È ancora presto, ora penso soltanto a dare il massimo. Si vedrà verso fine stagione", ha ripetuto più volte. Il ragionamento vale pure per Vecino, tentato più volte dal Galatasaray e dall'amico Muslera nelle recenti sessioni di mercato, come spiegato da lui stesso nell'intervista esclusiva ai nostri microfoni. È rimasto e adesso non si esclude una permanenza prolungata, oltre la scadenza del 30 giugno. Se ne riparlerà tra qualche mese.