Lazio, Inzaghi e la quarantena: famiglia, videochiamate e voglia di ripartire
FOCUS LAZIO - "Ci voleva il coronavirus per fermare la Lazio". Quante volte in questi giorni abbiamo sentito questa frase. Risultati alla mano, non si può che dargli ragione. La squadra di Simone Inzaghi, dopo il ko a settembre sul campo dell'Inter, era stata capace di un filotto di risultati utili in campionato. Gioco divertente, gol e un gruppo più unito che mai hanno permesso alla squadra di risalire in classifica fino al secondo posto a una sola lunghezza dalla Juventus. Poi, però, il diffondersi del dannato covid 19 ha fermato il calcio e il Mondo che studia questo virus, fa la conta delle vittime e spera che si possa tornare alla normalità. Difficile immaginare che le cose possano tornare subito esattamente come prima, ma si spera che si possa almeno tornare in campo. Il calcio è forse la passione più grande della popolazione e potrebbe servire alla gente per distrarsi dall'emergenza sanitaria, in primis, ed economica che la pandemia lascerà alle sue spalle. In casa biancoceleste si continua a sognare perché la sosta non ha fermato la voglia di vincere di Lulic e compagni che mai come in questa stagione credono di poter arrivare al bersaglio più grande. Tutti sono rimasti a Roma e si stanno allenando nelle proprie abitazioni caricati a distanza da Simone Inzaghi. Il mister non è da meno e nella sua casa ai Parioli passa le sue giornate in famiglia.
QUOTIDIANITA' E LAZIO - Il piacentino vive con la moglie Gaia, in attesa del loro secondo bambino, e il piccolo Lorenzo. Proprio Inzaghi junior anima le giornate della famiglia tra qualche palleggio con papà Simone e qualche canzone sul balcone. Nel quartiere sono abituati ai canti del bambino che conosce a memoria tutti i cori della Curva Nord. Così non è inusuale ascoltare il: "Po Po Ro Po, Avanti Lazio famoje tre gol". Mamma e papà sorridono e cantano con lui tra qualche risata, un po' di sole in balcone e qualche prelibatezza in cucina. Gaia è molto attiva sui social e documenta gli attimi della loro giornata e le sue creazioni in cucina. Simone, poi, ogni tanto saluta a distanza anche l'altro figlio Tommaso che, rientrato da Londra, si è stabilito a casa con la mamma Alessia Marcuzzi che abita sulla stessa via del mister. Qualche chiacchiera da terrazzo a terrazzo con il più grande degli eredi del mister che domenica ha raggiunto il padre per festeggiare i 44 anni del tecnico. Inzaghi, poi, non dimentica i suoi giocatori.
LA SQUADRA - Vuole mantenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi perché è convinto che presto si tornerà in campo e vuole riprendere da dove ha lasciato. Troppa è la voglia di aggiungere lo stemma tricolore sulla maglia. Lui è stato il primo a crederci, sempre, e ha trasmesso la sua stessa voglia anche a tutta la rosa. Chiamate e videochiamate singole e di gruppo per spingere gli atleti a rimanere in forma e centrati sull'obiettivo. Allenamenti guidati a distanza, ma una presenza costante. Un secondo papà ultra presente per tutti i componenti della rosa che non sembrano voler lasciare nulla al caso. La Juventus è avvertita.
Pubblicato l'8-4 alle 17.00