Lazio, Fabiani: "Decisione di Amsterdam da terzo mondo, vogliamo i diritti di tutti" - VIDEO

27.11.2024 14:55 di  Andrea Castellano   vedi letture
Lazio, Fabiani: "Decisione di Amsterdam da terzo mondo, vogliamo i diritti di tutti" - VIDEO

FORMELLO - Nel centro sportivo di Formello, dopo la conferenza stampa di Baroni e Marusic, il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Di seguito le sue dichiarazioni.

"Sono qui in veste insolita, ma era doveroso da parte della società chiarire alcuni aspetti che riguardano il divieto per i tifosi della Lazio ad Amsterdam. Ieri sera ci sono stati dei colloqui tra me e il presidente Lotito, siamo rimasti alquanto basiti da questa ulteriore limitazione. Nell'ultima trasferta a Enschede si sono verificati degli episodi da terzo mondo. Prendere i tifosi della Lazio, rinchiuderli negli alberghi vietandogli anche di uscire per la cena, l'ho considerato un arresto ai domiciliari. Per la trasferta di Amsterdam, che io considero città aperta, mi voglio rivolgere alle autorità calcistiche, nello specifico all'UEFA, che è bene anche da subito, non solo dal prossimo anno, che nello stilare i calendari chiamino i sindaci per capire le criticità che possono ostacolare e privare le società dei propri tifosi. I tifosi sono definiti dei supporter, che supportano e incidono sulla squadra. Noi ci andremo a giocare una partita importante senza i nostri tifosi. È una roba del terzo mondo, non credo che una città non riesca a gestire un evento calcistico, mi sembra quasi un reato a consumazione anticipata, cioè che prima che si verifichi un fatto prendo un provvedimento. Non è più calcio così. Ora cosa diciamo ai tifosi che hanno già speso soldi per questa trasferta? Allora dico, se il sindaco di Amsterdam fa un'ordinanza, non ci poteva pensare prima? Stava su Marte? A pensar male si sbaglia, ma spesso e volentieri ci si indovina. L'UEFA deve intervenire. Noi, con il presidente Lotito, abbiamo interpellato tutte le autorità e l'ambasciata. In quelle zone, però, pare che il sindaco faccia la differenza. Il sindaco decide e quello si fa. Bisogna farla finita: la Lazio non è figlia di un dio minore, vogliamo i diritti di tutte le altre squadre e tifoserie. Se qualcuno fa cose che non deve fare poi ne subirà le conseguenze, ma questa situazione non mi piace. È qualcosa che non riesco proprio a digerire. È bene che la UEFA che organizza questi tornei a partire dal prossimo anno si metta in contatto con i sindaci per capire se ci sono criticità, e nel caso si giocherà in campo neutro".

"Da ieri ci siamo attivati, il presidente sta continuando ad avere contatti con le autorità competenti. Speriamo che il sindaco di Amsterdam si ravveda su questo provvedimento. Il sindaco Gualtieri non avrebbe preso questa decisione perché abbiamo un modo diverso di gestire queste situazioni. È giusto però dire le cose come stanno. In un'altra trasferta hanno fermato dei tifosi che portavano pale, picconi, spade: se passano i controlli in aereo, queste cose dove lo prendono? Credo che sui tifosi della Lazio si parta un po' prevenuti. La situazione è molto critica. Noi facciamo quattro passi in avanti, non uno indietro. Spiegare questa cosa è allucinante. La UEFA a oggi non ci ha dato nessuna risposta ufficiale, non possiamo dire cose di cui ancora non abbiamo contezza. Non va bene che veniamo sempre presi di mira, è intollerabile. Potevano pensarci prima e non mettere proprio in vendita i biglietti. È una cosa nemmeno da terzo mondo. Accuse di antisemitismo e razzismo? Non c'è bisogno nemmeno di rispondere, sono frasi ignobili dette da persone ignobili. Roma è una città aperta, accoglie tutti. Qualche tempo fa proprio da quelle parti quando sono venuti qui nella Capitale hanno fatto qualcosa di increscioso. Queste cose non appartengono ai tifosi della Lazio e alla società, non facciamo politica. Dal punto di vista del calcio giocato rivendichiamo i diritti di tutte le altre squadre. La UEFA si deve far sentire, non è tollerabile, è imbarazzante, una presa in giro. È proprio come essere soggiogati. Cosa diciamo alle famiglie ora? Quando siamo stati in Olanda siamo venuti a conoscenza che i tifosi non potevano lasciare l'albergo, anche li abbiamo fatto fatica a capire cosa stava succedendo. È ora che l'organo che organizza questi eventi ponga fine a questioni del genere. È una cosa brutta, è l'anti calcio".

"Mi sorprende che proprio in Olanda ci siano stati dei cori razzisti contro Tchaouna. Gravina nessuna risposta? Non faccio dietrologia, questa situazione va oltre tutto. Si può anche vietare una trasferta, ma lo si deve fare nei tempi e nei modi giusti. È una 'barbaritade' che penalizza la Lazio come immagine, i calciatori e la sua tifoseria. Se si è impossibilitati a giocare lì, si passa a un campo neutro. L'incasso dei biglietti va nelle casse dell'Ajax, questo sarà oggetto di contenzioso tra chi ha comprato il biglietto e il club".

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