La Lazio abbraccia Pedro: le 5 cose che non sapete sul pupillo di Sarri
Bienvenido, Pedro. La Lazio accoglie il nuovo acquisto. Si tratta di uno dei pupilli di Sarri, tanto basta per fargli guadagnare, in men che non si dica, la stima e l'affetto dei tifosi. Della stagione trascorsa tra le fila della Roma, poco importa. Un palmares da indiscutibile campione e una carriera vissuta tra Barcellona e Chelsea - rimanendo ben impresso nella mente dei sostenitori - garantiscono per lui. Di strada ne ha fatta Pedro. Era poco più di un bambino quando calciava il pallone sul campo del San Isidro. La sua bassa statura portò i suoi primissimi fan ad utilizzare per lui il soprannome di "Pedrito". Diminutivo che, però, era destinato ad avere vita breve, giusto il tempo dell'esordio. Quando l'allora tecnico blaugrana Rijkaard decise di mandarlo in campo nel finale della sfida contro il Murcia, sulla schiena del classe '87 campeggiava il numero 33 e il nome "Pedrito". Poi, il cambiamento, la rottura col passato e il grande salto verso il calcio dei grandi. Modifiche che, tuttavia, non furono bocconi amari da digerire: "Mi piace Pedrito perché mi hanno sempre chiamato così, ma se il club preferisce Pedro, Pedro sia". Guardiola fu tra i primi ad esaltarlo: "Se fosse brasiliano, lo chiamerebbero Pedrinho e il club non avrebbe abbastanza soldi per metterlo sotto contratto".
DA FIGLIO A PADRE - La piccola Abades gli dà i natali, i suoi genitori lo crescono come un perfetto "canario". Sia dal punto di vista calcistico, che personale. Se, infatti, in campo unisce velocità e abilità nella proiezione offensiva, Pedro nella vita di tutti i giorni è un tipo rilassato e alla mano. Fortemente legato alla famiglia, l'esser figlio unico lo porta a sognare tanti bimbi in casa nel progetto di vita messo a punto con la moglie Carolina Martin. Dall'unione con la donna nascono Bryan, Kyle e Marc. Nel 2017, la brusca rottura. Patricia Magaña è la ragazza che consente a Pedro di tornare a credere nell'amore. Lei è un'ex hostess e i due vengono paparazzati insieme. Tuttavia, la relazione viene ufficializzata un anno più tardi. E in un'occasione speciale. Lo spagnolo, invitato al matrimonio dell'amico fraterno Cesc Fabregas, si presenta con Patricia.
RE DEI SOCIAL... - Sui social è un vero re. Sono, infatti, sei milioni le persone che lo seguono su Instagram. Segno di un rapporto forte e sincero con i tifosi delle squadre per le quali ha giocato. La cifra "monstre" - che riguarda anche Facebook - lo fa balzare immediatamente in cima alla classifica dei biancocelesti più "famosi" sui social. Basti pensare che Ciro Immobile, campione d'Europa in carica e vincitore della Scarpa d'Oro 2019/20, si ferma a 1,8 milioni.
... E SUPEREROE MODERNO - Ma al successo "virtuale" fa seguito anche un impegno importante nella quotidianità, e in particolar modo quando si tratta di beneficenza. È datata 2014, infatti, la nascita della fondazione che porta il suo nome, "Fundación Canaria Pedro Rodríguez Ledesma". L'aiuto si rivolge a bambini, adolescenti e, in occasione della pandemia di Covid-19, a infermieri e dottori, in prima linea nella lotta contro il virus. Umiltà e generosità le sue armi, che gli hanno permesso di rendersi protagonista del salvataggio "in extremis" del suo primo club, il San Isidro. 420 mila euro arrivarono nelle casse della società, che versava in drammatiche condizioni economiche, dopo il suo trasferimento al Chelsea.
"TITOLARI? PEDRO E GIROUD" - "Titolari per la finale d'Europa League? Sicuramente Pedro e Giroud, gli altri decidili tu". Le parole sono quelle di Sarri, in un colloquio con Zola alla vigilia della finale d'Europa League vinta dal Chelsea nel 2019. Date queste premesse, non è complicato pensare che l'allenatore, arrivato alla Lazio, abbia chiesto alla dirigenza di acquistare lo spagnolo per averlo con sé in questa nuova esperienza. Mai una polemica, o un litigio. Pedro si tiene lontano per quanto possibile da titoli in copertina. Lascia parlare il campo. Dopo aver scelto i numeri 33, 27, 17, 7 e 11, ora è pronto a iniziare una nuova parentesi della sua carriera con il 9 sulle spalle. Nella sponda giusta di Roma. Quella dei primi della Capitale.
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Pubblicato il 20/08 alle 22.00