Lazio, gambe pesanti e movimenti da apprendere: il punto sulla difesa
La Lazio apre il ritiro tedesco con una sconfitta, la prima stagionale dopo le quattro vittorie raccolte ad Auronzo di Cadore contro la rappresentativa locale, il Dekani, la Triestina e il Primorje. Il Genoa rifila quattro gol alla squadra biancoceleste, evidenziando alcune criticità sulle quali Maurizio Sarri necessariamente approfondirà il lavoro. La fase difensiva è ciò su cui si sta maggiormente concentrando lo staff, anche e soprattutto in virtù dei numeri della scorsa stagione: a fronte del secondo attacco della Serie A (con 77 reti all'attivo), la Lazio ha fatto registrare la decima difesa con 58 gol subiti. Il calciomercato ha rivoluzionato il reparto con gli arrivi di Maximiano, Romagnoli, Casale e Gila, l'uscita di Luiz Felipe e l'accantonamento di Acerbi: è necessario quindi del tempo per amalgamare la linea e coordinare i movimenti.
MOVIMENTI DA APPRENDERE - Ben tre quinti della difesa titolare contro il Genoa erano nuovi acquisti e, con meno di due settimane di lavoro collettivo, era ovvio incontrare delle difficoltà. Il percorso dello scorso anno poi dimostra che l'apprendimento dei movimenti difensivi richiesti da Maurizio Sarri necessita di un adeguato periodo di tempo. Contro i rossoblù infatti la Lazio a tratti ha ricordato quella vista in alcune partite dell'inizio dello scorso campionato: reparti lunghi, distanze ampie e movimenti poco coordinati. In particolare il centrocampo non è riuscito a garantire filtro alla difesa e i tempi delle uscite, spesso sbagliati, spalancavano delle praterie davanti a Coda e compagni. Le amichevoli estive servono proprio a far emergere le problematiche, il campanello d'allarme sulla fase difensiva è suonato.
GAMBE PESANTI - Lazio - Genoa ha aperto la seconda parte della preparazione biancoceleste, quindici giorni dopo l'inizio del ritiro di Auronzo di Cadore e a diciotto giorni dalla prima in Serie A contro il Bologna. La partita ha seguito tutta la parte più pesante del lavoro pre-campionato e l'impatto in campo è stato chiaro: per tutta la partita la Lazio è sembrata pesante in campo, con le gambe che non giravano a causa dei carichi. La differenza di brillantezza rispetto al Genoa ha condizionato la prestazione della squadra di Sarri, indipendentemente dai giocatori schierati: le numerose sostituzioni della ripresa infatti non hanno cambiato la situazione, a dimostrazione di come la problematica sia più generale e legata al momento contingente. Non a caso la scorsa stagione di questi tempi la Lazio apriva il ritiro tedesco pareggiando 1-1 contro il Meppen, mostrando le stesse criticità odierne. I biancocelesti ora sono attesi da un lavoro specifico per acquisire brillantezza, intervallato dalle amichevoli contro Qatar e Valladolid per testare i progressi. L'obiettivo è arrivare pronti al 14 agosto, le partite estive servono a quello.
Pubblicato il 27/7