FOCUS - Gol libera-Candreva, un urlo per zittire il futuro

31.03.2014 08:00 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Gol libera-Candreva, un urlo per zittire il futuro
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© foto di Federico Gaetano

Muti, muti”, ringhia Candreva alla Monte Mario dopo aver preso in corsa l'ultimo treno per l'Europa League. Curioso che nel giorno della protesta silenziosa, si concluda proprio così il match tra Lazio e Parma. Sì, perché allo Stadio Olimpico le voci da zittire si contavano sul palmo di una mano. E infatti non era a loro che pensava Antonio quando si è lasciato andare a quell’esultanza rabbiosa. L’esterno di Tor de’ Cenci puntava il dito contro i rumors di mercato e verso la presunta richiesta di cessione che in settimana lo ha spinto prepotentemente lontano da Roma. Indice sulle labbra, occhi spalancati e un urlo liberatorio. Contro tutto. Contro tutti, per non scontentare nessuno. Ha aspettato, riflettuto, per poi affidare al campo la sua replica. E che replica. Il gol del 3 a 2, arrivato a tempo ormai scaduto, porta proprio la firma del numero 87. Prima un bacio alla traversa, poi il pallone accarezza la rete. È il suono della liberazione.

REWIND – Non è stata una settimana facile per Antonio Candreva. Contro il Genoa, nel turno infrasettimanale, ha messo in mostra una delle peggiori prestazioni da quando veste la maglia della Lazio. Inconcludente, egoista, impreciso, a tratti anche irritante. Ammissibile una prova del genere da chi per lunghi tratti della stagione ha tirato da solo la carretta. Lecito tirare il fiato per colui che nel campionato in corso è sceso in campo 30 volte (di cui 29 da titolare) su 31 match a disposizione. Senza dimenticare poi che il 27enne romano è il capocannoniere della compagine capitolina con 8 reti all’attivo (seguono Klose con 7, Lulic e Keita con 4 e Cana con 2) e che da più di un anno è tormentato da un’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro. Candreva sta vivendo un fisiologico calo di rendimento, eppure continua a essere decisivo, come prima, più di prima.

FUTURO – Il centrocampista azzurro è diventato un leader di questa Lazio. Il ragazzo timido e introverso che a inizio 2012 cercava di farsi spazio tra le maglie titolari non c’è più. Oggi in campo c’è un uomo con personalità da vendere, un giocatore che potrà anche peccare di individualismo, ma che, statene certi, uscirà sempre dal campo esausto, stremato, senza una sola energia vitale in corpo. È il tassello che tutti gli allenatori vorrebbero, la dama ideale per qualsiasi scacchiere. Lo cercano in Italia (la Juventus non ha mai smesso di seguirlo), lo fiutano Oltremanica (Liverpool, Arsenal e Manchester United su tutte). Nessuno stupore, la fama se l'è guadagnata a suon di falcate su quella fascia. Una fama che ha fatto schizzare prepotentemente verso l'alto il valore del suo cartellino. Il 24 maggio sarà l'ultimo giorno utile per risolvere la comproprietà, Lazio e Udinese fanno le prove generali per l'intesa finale: 7 milioni di euro (pagabili in tre rate) sarebbe la cifra pattuita da Lotito e Pozzo che consentirebbe a Edy Reja di abbracciare per intero il suo pupillo. Saranno giorni di trepidante attesa, ma intanto Candreva ha messo le cose in chiaro. “Muti, muti”, parla lui. Sul campo.