Il Profeta perfezionista

PUBBLICATO IERI ALLE ORE 18,42
15.10.2010 09:22 di  Daniele Baldini   vedi letture
Fonte: Daniele Baldini - Lalaziosiamonoi.it
Il Profeta perfezionista
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© foto di Federico De Luca

FORMELLO – Hernanes, il primo ad entrare in campo e l’ultimo ad uscire. Sommerso dai cori e dagli applausi dei circa 30 tifosi assiepati all’esterno del centro sportivo biancoceleste (speravano nella possibilità di assistere all’allenamento dall’interno), il Profeta fa il perfezionista. Come se non bastasse mezz’ora intensa di tattica a tutto campo e altri 50 minuti di partitella in famiglia, al termine dell’allenamento odierno il brasiliano si è soffermato da solo in campo per affilare le armi in vista della ripresa del campionato. Mentre i sostenitori inneggiavano al suo nome sulle note del tormentone caro a Gascoigne ("Hernanes, lalalalala"), il numero 8 di Recife si è impossessato di un intera metà campo e con l’ausilio di un membro dello staff tecnico ha provato le soluzioni balistiche più proibitive per oltre 10’. Destro, sinistro, di potenza, a giro, da distanze più o meno siderali, ha regolarmente insaccato la sfera a fin di palo. L’”olè” dei tifosi come sfondo, mentre il resto del gruppo aveva già da tempo fatto rientro negli spogliatoi. Poco prima, nel corso delle prove tattiche aveva anche incassato i complimenti di Reja: “Bel movimento questo Hernanes, bravo, sempre così”, è stata l’esortazione del tecnico goriziano che l’ha più volte spronato ad intensificare gli inserimenti senza palla, sfruttando i costanti movimenti di Floccari. Malgrado il cambio di modulo (dal 4-3-1-2 al 4-2-3-1), a Bari guiderà la Lazio sempre dalla sua postazione privilegiata, centrale sulla trequarti di campo alle spalle dell’unico riferimento offensivo, il calabrese appunto. Avrà ancora il sostegno di Zàrate che questa volta agirà alla sua sinistra e potrà continuare a verticalizzare per impreziosire i blitz dalla distanza di Mauri. In fase di non possesso avrà anche il compito di far partire il primo pressing al portatore di palla avversario. Insomma, sarà ancora una volta la guida creativa di una Lazio rilanciata dal suo calcio “bailado”. Il Profeta vuole continuare a divertirsi, vincendo.