PRIMAVERA - La Lazio sogna la Coppa Italia dopo 35 anni. E nell'ultima finale in panchina c'era Bollini...
Una finale è sempre una finale e domani la Lazio Primavera a Formello si giocherà l'andata della Coppa Italia contro i pari età della Fiorentina. Proprio i biancocelesti e i viola stanno dominando il Girone C, che vede la Lazio avanti a +4 sulla squadra di Semplici. Una coppa che dalle parti di Formello manca da ben 35 anni, l'ultima è datata 1978/1979, in panchina Stefano Cagluna e in campo un certo Mauro Tassotti. La Lazio con un risultato associato tra andata e ritorno supera l'Inter per 4a3 e porta a casa la prima e fin qui unica Coppa Italia. Domani alle 14,30 al 'Fersini' i biancocelesti si giocheranno tutto, per sfatare un altro tabù e dimostrare ancora una volta di essere i più forti.
QUEL LAZIO - ATALANTA - Nella stagione 2002/2003 in campo c'è ancora una splendida Lazio, allenata da Alberto Bollini, che siede sulla panchina biancoceleste dal 1999 e due anni prima era stato capace di riportare il tricolore sulla casacca delle giovani aquile. Ora in campo un altro gruppo, che è in testa al girone C e che il 12 marzo affronta l'andata di Coppa Italia. Di fronte c'è l'Atalanta, il gotha del settore giovanile, una società che nella sua storia ha saputo formare futuri campioni. La Lazio dal canto suo negli ultimi anni con il tecnico di Poggio Rusco alla guida, è riuscita a ricreare quell'appeal verso il settore giovanile, che da tanto mancava. A Roma è partita vera, termina 2-2, ma per i biancocelesti questo è un pareggio che sa di beffa, perché si sono fatti rimontare proprio all'ultimo . A Bergamo non è facile, Moretti illude al 38' la Lazio, ma nella ripresa i ragazzi di Finardi, nel giro di tre minuti tra il 66' e il 69', con Canini prima e Piá poi ribaltano tutto.
DA BOLLINI A BOLLINI, PASSANDO PER INZAGHI - Stagione 2013/2014 e ancora Alberto Bollini protagonista. La sua Primavera gira l'Italia con il tricolore sul petto, conquistato ancora una volta sotto la sua guida nella splendida notte del Barbetti. I biancocelesti riprendono la stagione da dove l'avevano lasciata, lì in testa. Giovani aquile che volano anche in Coppa Italia, superando agli ottavi il Napoli e la Reggina ai quarti, portandosi così in semifinale contro un avversario ostico come l'Inter. Per il tecnico di Poggio Rusco intanto arriva la chiamata in prima squadra, Reja che conosce bene Bollini lo vuole al suo fianco nella nuova avventura biancoceleste e il tecnico della Primavera accetta, seppur dispiaciuto di non poter finire il lavoro con i suoi ragazzi, ma la chiamata in prima squadra è una grande occasione. Dagli Allievi Nazionali c'è la promozione di Simone Inzaghi, che guida le giovani aquile nel doppio confronto con i neroazzurri, che vede proprio i biancocelesti prevalere. Ora c'è l'ultimo ostacolo, quello viola da superare, un'impresa non insormontabile visto che in campionato le giovani aquile ci sono già riuscite. Questa è una Lazio forte e con un grande carattere, che Bollini ha saputo plasmare a sua immagine e somiglianza in questo biennio di Primavera. Nonostante ora segua i più grandi, la sua mano si vede ancora, non solo nell'atteggiamento in campo, ma anche nel riscaldamento pre partita, curato nei minimi dettagli da quello che era il suo secondo. Domani a Formello dalle 14.30 riparte la rincorsa della Lazio verso quella Coppa Italia distante 35 anni.