Lazio | Niente più esperimenti, servono i gol: Dia (finalmente) centravanti?

RASSEGNA STAMPA - Il centravanti che non c'è. Lo sfortunato Taty, Noslin è ancora un ombra, Tchaouna "9" è un falso ideologico e tattico. Entrambi non pervenuti. Baroni, riporta Corriere dello Sport, s'è convinto ad avanzare Dia, l'unico vero centravanti della batteria. L'ha fatto a Bologna, nella partita dello sprofondo. Lo rifarà a Torino. Ha resistito finché ha potuto, preferendo Dia trequartista. Aspettando Taty, Baroni ha sperato nell'esplosione di Noslin e Tchaouna, fin qui mai avvenuta. Ora crede che l'ex Salernitana possa incarnare il centravanti che non c'è. È rientrato ieri mattina dal Senegal, poche ore dopo è spuntato in campo a Formello.
L'obiettivo imminente è quello di invertire i numeri degli ultimi appuntamenti. Dia è a secco da sette partite, dal gol segnato contro il Napoli subentrando. Da allora colpi a salve contro Venezia, Milan, Udinese, Bologna, più Inter e il doppio scontro col Viktoria Plzen. Neppure la pausa gli ha consentito di gestire gli impegni: convocato dal Senegal, ha giocato la prima partita contro il Sudan, entrando solamente nel finale con il Togo. Ha altri due giorni di tempo per distendersi e ricaricarsi al tempo stesso. Ieri è stato provato Noslin al centro dell'attacco, ma la sensazione è che alla fine il ballottaggio possa vincerlo il classe '96. Senza Taty c'è bisogno di un uomo gol. Dia è stato utilizzato come jolly, uomo di raccordo tra centrocampo e attacco. È stato d'aiuto a Castellanos, ora è arrivato il momento di prendersi responsabilità di vero bomber.
Cinque dei sette gol totali del senegalese in campionato sono arrivati all'Olimpico, e ogni gol ha portato punti: sette. Una delle due reti segnate fuori è arrivata proprio a Torino. Era la gara dell'andata, era la Lazio da vertigine. Oggi è quella che deve rimettersi in carreggiata, risolvendo un problema che si sta facendo rebus: il centravanti che non c'è.