Champions League, l'importanza di farne parte: ecco i premi per chi partecipa
Qualificarsi per la Champions League non significa solo far parte del torneo più importante del calcio europeo ma, facendo un discorso più cinico e meno "romantico", vuol dire anche portarsi a casa un bottino estremamente ricco. Come ricorda la rassegna stampa di Radiosei, si parte il 26 agosto con i sorteggi a Istanbul, con la prima giornata che si terrà già il 6 settembre. Per quanto riguarda la Champions, si parla di un totale di 2 miliari di euro messi sul piatto, con ulteriori 3,5 soltanto per quanto riguarda diritti tv e sponsor, ovviamente da ridistribuire agli altri tornei per equilibrare campionati e coppe. Calcolando anche i circa 50 milioni spesi fin qui da Lotito per il mercato estivo, sarà importante, anzi fondamentale, agganciare la qualificazione. Ecco i "premi Champions": i 2 miliardi per le 32 finaliste sono divisi in quattro categorie: una quota fissa per la partecipazione (15,6 milioni a club), ranking storico legato ai risultati degli ultimi dieci anni (36 milioni di diritto alla migliore, attualmente il Real Madrid e 1,1 milioni all’ultima). La Juventus, quarta quest’anno in questa speciale classifica, ne incassa 33, il Napoli al 15esimo posto ne prende 20,5, l’Inter al 20esimo posto ne riceve 14,8 milioni, mentre il Milan 13,6. Nel caso in cui il Benfica venisse eliminato ai playoff, Napoli, Milan e Inter incrementerebbero il bottino di un altro milione. Ma a significare in termini economici sono anche le vittorie: vincere la Champions trionfando in tutte le partite dei gruppi vale 69,5 milioni. Infine, ma ovviamente non per importanza, i diritti tv: le prime 4 squadre italiane ricevono solo 40 milioni globali (20 legati alla classifica di Serie A, 20 ai risultati in Champions con Milan 8 milioni, Inter 6, Napoli 4, Juventus 2.). L’Inghilterra? Ne prende oltre 70.