Lazio, quindi sai anche soffrire? A Monza basta un super gol di Zaccagni
Sofferenza sì, tanta, ma la Lazio di Marco Baroni dimostra di saper fare anche quello. Un primo tempo combattuto e deciso da una perla di Mattia Zaccagni che, puntato l'avversario, fa partire un destro a girare che lascia sul posto Turati e si insacca alle sue spalle. Nella seconda frazione la fatica si fa sentire. Il Monza viene fuori con la voglia di pareggiare, i biancocelesti si mettono dietro e attendono le avvisaglie avversarie, con l'obiettivo di ripartire e provare a far male in contropiede, come avvenuto nelle due enormi occasioni arrivate sui piedi di Castellanos ma sprecate dall'argentino. Alla fine la sofferenza si prolunga anche oltre il recupero, la punizione di Caprari da 18 metri è l'ultimo momento di tensione prima del triplice fischio e della liberazione. La Lazio vince, lo fa soffrendo, lo fa con la stanchezza sulle gambe, ma con la consapevolezza di essere gruppo e di esssere forte.
FORMAZIONE - Baroni cambia ancora, ma questa volto in modo più radicale. Il tecnico fiorentino in vista della partita contro il Monza fa un passo indietro e ripropone dal 1' quel 4-3-3 che spesso si è visto a partita in corso, ma che non si vedeva dall'inizio dalla sconfitta contro l'Udinese del 24 agosto. Vecino si unisce a Rovella e Guendouzi, Dia alza la sua posizione e prende il posto di Castellanos come unica punta, ai suoi lati Zaccagni a sinistra e Pedro a destra completano il terzetto offensivo. Tra i confermati nella linea difensiva ci sono Marusic e Tavares sulle fasce, con Romagnoli al centro questa volta affiancato da Gila, subentrato nel secondo tempo contro il porto. Tra i pali Provedel si riprende la maglia da titolare.
PRIMO TEMPO - La prima occasione è del Monza. Gila sfida tre giocatori brianzoli, perde palla sulla trequarti con Dany Mota che arriva al limite e scarica il destro che termina alto sopra la traversa di Provedel. Al 10' è ancora la squadra di Nesta a provarci con Maldini che spara alto, da centro area, un ottimo pallone servito a rimorchio dal solito Dany Mota. La reazione della Lazio, però, è immediata. Un minuto più tardi Dia anticipa Izzo e si lancia verso la porta, la sua conclusione con il mancino viene alzata in calcio d'angolo da Turati che, al 13', è costretto a intervenire ancora su un cross di Tavares diventato pericoloso sul secondo palo. Per venti minuti la partita si stabilizza sui binari dell'equilibrio, si fa più fisica e intensa con il Monza che spera in un errore della Lazio per ripartire. La squadra di Baroni, però, alza il ritmo e al 33' Tavares viene servito a sinistra, cerca sui quindici metri Zaccagni che stoppa e piazza sul secondo palo, colpendo però il legno in pieno. Tanto il rammarico per la Lazio che però non demorde e a testa bassa insiste. Passano solo due minuti e Pedro recupera palla su Maldini sulla trequarti, offrendo una nuova opportunità alla Lazio. La sfera viene servita a Zaccagni che punta il diretto marcatore, la sposta sul destro e fa partire un tiro perfetto che si insacca sul secondo palo, alle spalle di un immobile Turati.
SECONDO TEMPO - Il secondo tempo inizia con gli stessi undici della prima frazione e con la stessa determinazione della Lazio che, al 52', cerca il raddoppio con una conclusione al volo di Rovella respinta con i pugni da Turati. All'ora di gioco Baroni si affida alla panchina mandando in campo Isaksen e Castellanos, al posto di Pedro e Dia. Mosse intente a sbloccare una situazione complicata per la Lazio che accusa la stanchezza e soffre a metà campo la dinamicità e la freschezza del Monza. Al 71' i brianzoli si fanno rivedere due volte dalle parti di Provedel: la prima con un colpo di testa di Izzo che viene bloccato a terra da Provedel, la seconda con una conclusione di Maldini che da centro aerea calcia alto un passaggio arretrato di Pereira. Le altre due mosse di Baroni, al 75', si chiamano Noslin e Pellegrini con il tecnico fiorentino che va a cambiare tutta la fascia sinistra, zona di campo dove la squadra stava soffrendo particolarmente la stanchezza. Le occasioni per chiudere la partita arrivano entrambe sui piedi di Castellanos. Prima Guendouzi dà via al contropiede, Isaksen trova Vecino al limite che imbuca per Castellanos, con l'argentino si accentra e calcia ma la palla termina alta. La seconda, ancor più clamorosa, vede ancora protagonista Guendouzi che imbuca per il Taty che, a tu per tu con Turati, calcia addosso al portiere avversario, bravo a respingere in corner. La partita si conclude due minuti oltre il recupero. La punizione calciata da Caprari, sulla barriera, è l'ultimo momento di terrore prima del triplice fischio che regala alla Lazio tre punti d'oro.
Pubblicato il 10/11