Lazio, Lotito: "Non ci esaltiamo. Gli obiettivi si centrano, non si annunciano"
Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato ai microfoni di Sky Sport direttamente dalla sede della Lega Serie A dopo la vittoria contro il Napoli. Queste le sue parole sul momento che sta vivendo la squadra di Baroni: "Non voglio dare obiettivi. Gli obiettivi non si annunciano, si centrano. Non ho mai fatto proclami ma ho cercato sempre di parlare attraverso i risultati. Dico sempre che bisogna dare risposte alla gente. Abbiamo una delega in bianco e dobbiamo restituire qualcosa al tifoso, che deve essere orgoglioso. Se Baroni è un combattente? Sì, ho posto un problema estetico edonistico. La cosa importante è non esaltarsi mai e restare umili sempre. I successi arrivano grazie a quattro prerogative: spirito di gruppo, spirito di sacrificio, umiltà e determinazione. Ci deve essere ferocia agonistica, tutti insieme dobbiamo raggiungere l'obiettivo".
"Sorrido quando sento parlare di progetti e che serve tempo nel calcio: qui non dobbiamo costruire nessuna casa. La difficoltà è creare condizioni di equilibrio nello spogliatoio, dove non ci devono essere prime donne. Tutti devono lavorare all’unisono per raggiungere obiettivi. In estate abbiamo eliminato situazione pregresse che avevano creato rendite di posizione che nel calcio non possono esistere. I giocatori devono scender in campo per far divertire la gente. Come dico sempre loro: se non ci fossero pubblico e i tifosi, voi non esistereste. Idem il presidente".
"Nella mia vita ho sempre preferito parlare coi risultati. Ne parlavo oggi col mio amico Aurelio De Laurentiis: il risultato di ieri conta zero. Le due squadre hanno combattuto fino alla fine tecnicamente e tatticamente, dando il massimo. È stato un vero spettacolo di calcio. Arbitri? Non parlo mai di arbitri perché non voglio dare alibi ai miei giocatori. Io di carattere sono uno che combatte contro le ingiustizie. L’importante è che il campo sia galantuomo e produca risultati in funzione del merito e delle potenzialità espresse".
"Arrabbiato per la squalifica di Castellanos? Lasciamo perdere, non si tratta di essere arrabbiato o meno. I fatti sono sotto gli occhi di tutti, fatevi una domanda e datevi una risposta. Polemiche? Non voglio entrare in questo meccanismo perché è un meccanismo in cui la Lazio fa delle considerazioni ma le fa in separata sede, non vogliamo creare nessun tipo di alibi, tu devi andare in campo e dare il 300%, poi si vede quello che succede. Io combatto contro le ingiustizie“.
Pubblicato il 9/12