DIRETTA - Calciomercato Lazio: Basic e Torreira per il centrocampo, occhio a Lazzari
Il mercato della Lazio è ancora in stand-by, ma potrebbe sbloccarsi da un momento all'altro. Quattro gli acquisti operati finora ma, a causa dell'indice di liquidità, il loro tesseramento è bloccato. L'unica via percorribile è il mercato in uscita, con Joaquin Correa che pare essere l'indiziato principale per lasciare Roma e consentire dunque al club di ufficializzare Kamenovic, Hysaj, Felipe Anderson e Luka Romero. Il 'Tucu' è entrato nel mirino di alcune squadre della Premier League, ma l'Inter, complice l'addio di Lukaku, continuerebbe a tenerlo in considerazione.
MERCATO IN ENTRATA - Maurizio Sarri chiede una o due ali. La Lazio era partita dalla caccia a Julian Brandt del Borussia Dortmund e dovrebbe rinunciare a Kamenovic nel caso in cui volesse prendere Kostic dall'Eintracht Francoforte. Accostati al club biancoceleste anche Januzaj della Real Sociedad e Brekalo del Wolfsburg. Non è ancora arrivato l'accordo tra Liverpool e Lione per Shaqiri. Il ds Tare avrebbe bloccato Basic. Nel caso in cui dovesse uscire Escalante, che piace particolarmente al Marsiglia, la Lazio prenderebbe Torreira con la formula del prestito con diritto di riscatto. Occhio, infine, ai movimenti relativi a Luiz Felipe, in scadenza nel 2022. Il brasiliano era stato cercato dal Barcellona. L'accordo per il rinnovo è vicino ma vincolato alle richieste. Secondo le ultime indiscrezioni, il nome di Lazzari sarebbe stato appuntato sul taccuino dell'Atalanta dopo l'infortunio di Hateboer.
GLI ULTIMI NOMI - Gli ultimi nomi sono quelli di Draxler e Coutinho. Quest'ultimo sarebbe stato proposto alla Lazio dal procuratore Kia Joorabchian, stesso agente che ha portato Andreas Pereira nella Capitale. Lotito e Tare la considerano un'ipotesi remota e dalla Spagna rimbalzano voci che vorrebbero il brasiliano poco interessato all'ipotesi biancoceleste, ma al momento nulla è escluso. L'altro nome è quello del centrocampista del Paris Saint-Germain. I francesi potrebbero liberarsi dell'esuberi tramite la formula del prestito, partecipando all'ingaggio, già dimezzato col Decreto Crescita.